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    Toromania: ripartire da Brekalo. Per il salto di qualità servono giocatori così

    Toromania: ripartire da Brekalo. Per il salto di qualità servono giocatori così

    • Andrea Piva
    Dribbling sull’avversario, destro e palla che bacia la traversa prima di terminare la propria corsa in fondo alla rete. Poi la promessa, con il tono di chi il proprio futuro lo vede ancora a tinte granata: “Il prossimo anno posso dare di più”. Parliamo di Josip Brekalo, il man of the match del Bentegodi che ha permesso a Ivan Juric di battere il proprio record di punti conquistati in serie A (era 49, ora il Torino è a 50) con una partita ancora da giocare. La prima stagione in granata del fantasista croata è stata positiva, nonostante il calo degli ultimi mesi dove ha faticato molto a incidere, le qualità però ci sono e sono evidenti e sarebbe un errore non puntare su di lui anche per il futuro, considerando anche l’età: compierà 24 anni a giugno. 

    Certo, per riscattarlo dal Wolfsburg il Torino dovrà versare nelle casse del club tedesco 11 milioni di euro (una cifra certamente importante che si andrà a sommare a vari milioni che Cairo dovrà spendere per acquistare a titolo definitivo gli altri giocatori in prestito) ma come detto da Juric una settimana fa (e sostenuto dai tifosi da anni) il Toro non può limitarsi a galleggiare in serie A, deve crescere, perlomeno lottare ogni anno per una coppa europea. Per riuscire a emergere servono giocatori forti, di qualità, che abbiano voglia di vestire la maglia del Toro. Come Brekalo, appunto. All’elenco potremmo aggiungerci anche Belotti, che ha chiaramente spiegato che il rinnovo di contratto è legato alle ambizioni della società: un torello come quello degli ultimi anni, destinato al nono o decimo posto (con exploit isolati fino al settimo se tutto giro nel verso giusto e condannato a lottare per non retrocedere se si commettono degli errori) non lo vuole più nessuno.

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