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Toromania: non è Maradonjic, però...
Dietro c’è una difesa solida, in mezzo al campo ci sono giocatori di qualità come Ricci e Ilic ma anche di quantità come Tameze. E poi oltre alla fantasia di Radonjic (che è mancata per lunghi tratti lo scorso anno) c’è anche quella di Vlasic. Ma soprattutto c’è un attaccante come Zapata, in grado di impegnare da solo mezza retroguardia avversaria, di fare gol e di farli fare ai compagni aprendo spazi. Tornando al fantasista serbo, in questi anni ha sempre peccato in termini di continuità, non è mai riuscito a mostrare, se non a piccoli sprazzi, le proprie qualità, a far fruttare il proprio potenziale.
Qualcosa sembra essere cambiato dopo quella sostituzione nel derby - appena pochi minuti dopo l’ingresso in campo - e il successivo rimprovero pubblico di Juric. Già nel finale della scorsa stagione si era visto un altro Radonjic, prima che un infortunio muscolare lo bloccasse. Ora ha iniziato nel migliore dei modi la stagione. Non sarà davvero Maradonjic, come era stato soprannominato dopo le prime belle prestazioni con la maglia granata, ma può essere quel trascinatore in campo che al Torino serve per puntare all’Europa.