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Toromania: Mihajlovic, dov'è il tuo Torino? A San Siro non si è visto
A San Siro, per dirla alla Mihajlovic, il Torino non ha fatto il Toro: nel primo tempo si è limitato ad aspettare gli avversari, ha regalato un gol ed è andata al riposo in svantaggio, nella ripresa, grazie anche all'ingresso di Maxi Lopez (che, insieme a Belotti, è stato uno dei pochi a giocare davvero da Toro) la squadra ha tirato fuori un po' di orgoglio ma non è bastato ad evitare una sconfitta meritata. Eppure i presupposti per fare qualcosa di importante e positivo c'erano tutti: nell'ultimo mese si è visto un Toro in forma come poche altre squadre, capace di mettere sotto nel gioco e nel risultato anche la Roma (che ora è considerata, classifica alla mano, l'anti-Juve), di fronte c'era sì un Inter che aveva voglia di reagire ma che era pur sempre una squadra con delle difficoltà. Poi ci sarebbe stata anche la motivazione storica a dover spingere i granata a dare quel qualcosa in più che è mancato: De Boer giocava in quell'Ajax che, grazie all'aiuto dato per tre volte dai pali, vinse la finale di Coppa Uefa del '92 proprio contro il Toro e, nella finale di Amsterdam, proprio l'ex difensore si rese protagonista di celebre un episodio da moviola. Fu lui ad atterrare Cravero in area e a indurre Mondonico ad alzare la sedia al cielo in segno di protesta contro l'arbitro che non fischiò il penalty.
Dopo la brutta prestazione di San Siro, Mihajlovic ora deve ritrovare al più presto il suo Toro: quello fatto di cuore ma anche di piedi buoni che tanto piace ai tifosi. Per farlo ha a disposizione pochi giorni, lunedì infatti ci sarà la trasferta di Udine da giocare e alla Dacia Arena non si dovrà più vedere il Torino molle visto contro l'Inter e, troppo volte, anche nelle ultime stagioni.