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Toromania: Messias è da Toro, la sua 'fame' è indispensabile per la rivoluzione
La sua storia è ormai nota a tutti: fino al 2015 lavorava come fattorino, poi Ezio Rossi lo ha casualmente visto giocare in un torneo UISP e lo ha voluto al Casale, in Eccellenza. L’anno dopo Messias si è trasferito al Chieri in serie D, poi il Gozzano con cui ha esordito tra i professionisti in C, infine il Crotone prima in B e ora in A. Junior Messias è diventato un calciatore quando ormai aveva riposto i propri sogni in un cassetto da diverso tempo e oggi, anche se non è più giovanissimo (ha 30 anni), ha una fame che pochi calciatori in serie A hanno. Ha voglia di riprendersi il tempo perduto, di essere protagonista nel massimo campionato italiano il più a lungo possibile e il Torino non potrà che giovarne della sua voglia, della sua fame.
La trattativa per portare Messias alla corte di Juric non è ancora conclusa, Vagnati e Cairo dovranno infatti prima riuscire a battere la concorrenza di diverse squadre per riuscire ad assicurarsi il trequartista brasiliano, il suo sarebbe comunque l’acquisto giusto per una squadra che ha voglia di cancellare le ultime due stagioni. Certo, poi ne servirebbero molti altri ancora.