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    Toromania: Ljajic cosa aspetti? Con Mihajlovic puoi tornare grande

    Toromania: Ljajic cosa aspetti? Con Mihajlovic puoi tornare grande

    • Andrea Piva
    Secondo un vecchio detto popolare “in amore vince chi fugge”. Se questa massima valesse anche per il calciomercato allora Adem Ljajic avrebbe già vinto. Da giorni ormai il Torino sta concentrando tutti i suoi sforzi per convincere l'attaccante serbo a trasferirsi sotto la Mole: da Cairo e Mihajlovic tutti si stanno muovendo per il giocatore della Roma. Ma Ljajic (insieme al suo procuratore), lusingato sì per il lungo corteggiamento, prende tempo, rifiuta le proposte e continua a chiedere che l'ingaggio che percepisce attualmente non venga ribassato. Al massimo limato.

    È così che da giorni intorno all'attaccante serbo si vive una situazione di apparente immobilismo che snerva i tifosi facendo perdere anche le speranze che il fatidico sì possa davvero arrivare. Il Torino ci sta provando in tutti i modi ad accontentare il giocatore: ha offerto un contratto di quattro anni con opzione per il quinto, ha alzato lo stipendio base e ha reso più ricchi i vari bonus. Ora però tocca a Ljajic fare qualche passo per il Torino: quando le cifre dello stipendio sono superiori al milione, cento o duecentomila euro in più o in meno non fanno certo la differenza, soprattutto se il contratto milionario ha una durata di diversi anni. Il Toro può rappresentare per Ljajic l'occasione del rilancio, dopo alcune stagioni di alti e bassi in cui, nonostante l'indubbio talento, non è riuscito ad esprimersi con continuità su alti livelli.
    In più in granata ritroverebbe un allenatore che lo conosce bene, che lo vuole e con cui ha giocato alcune delle sue stagioni migliori. I vecchi dissapori con Mihajlovic per quell'esclusione dalla nazionale per non aver cantato l'inno prima di Serbia-Spagna sono ormai risolti e tra il tecnico e l'attaccante è tornata la pace.

    Dopo i passi avanti fatti dalla società granata negli ultimi giorni, la parola ora passa dunque a Ljajic che dovrà essere consapevole che anche la pazienza e la voglia di trattare del Torino hanno un limite. Il rischio è che, per citare un altro detto popolare, a tirarla troppo la corda si spezzi.

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