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    Toromania: la Coppa resuscita anche Niang. E ora c'è da battere la Juventus

    Toromania: la Coppa resuscita anche Niang. E ora c'è da battere la Juventus

    • Andrea Piva
    Vincere è sempre qualcosa di bello, vincere in casa di una delle cosiddette “grandi” è invece un'esplosione di piacere. Lo per chi è abituato anche ai palcoscenici europei, figurarsi per chi, come i tifosi del Torino, negli ultimi anni certe gioie le hanno provate con il contagocce. Dietro il 2-1 rifilato alla Roma, che ha permesso alla formazione granata di proseguire il proprio cammino in Coppa Italia, ci sono tanti aspetti positivi: le parate di Vanja Milinkovic-Savic, il gol di Simone Edera, l'assist di Alejandro Berenguer. Ma ce n'è un altro che vogliamo sottolineare: la prima vera prestazione convincente di M'Baye Niang da quando è arrivato al Torino.

    Una rondine non primavera, recita un vecchio detto, e allora prima di poter affermare che l'attaccante franco-senegale sia stato effettivamente recuperato o scrivere che potrà essere l'uomo in più del Torino nel resto della stagione vogliamo aspettare di vederlo all'opera in altre partite. Certo per la prima volta Niang lo si è visto correre e non solo passeggiare, lo si è trovato spesso anche in difesa ad aiutare la squadra da terzino aggiunto e in attacco ha mostrato in più occasioni le proprie doti tecniche. Prima di ieri non era mai accaduto che il numero undici granata uscisse dal campo senza far scuotere la testa ai tifosi o senza farli inveire.

    Ma non basta, battuta la Roma ora il Torino ha il dovere di sognare e provare a portare a termine quella che sarebbe una vera e propria impresa: vincere la Coppa Italia. Il prossimo avversario sulla carta sarà il peggiore possibile in caso di sconfitta, il migliore in caso di vittoria: la Juventus. La banda di Allegri non perde quasi mai ma, come spesso ricorda Mihajlovic, non esistono squadre perfette: e allora il Torino dovrà cercare di approfittare delle imperfezione dei bianconeri e far proseguire la sua avventura in Coppa Italia. Non va poi dimenticato che quello con la Juventus è un derby e i derby vanno vinti.

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