Toromania: il vero problema non sarà cedere Bremer
Andrea Piva
Quanto sia ancora ampio il margine di crescita di Gleison Bremer lo si capisce ascoltandolo spiegare come si marcano i vari attaccanti in base alle loro caratteristiche, quanto sia forte lo si vede invece in campo quando la teoria la trasforma in pratica. E’ così che in questa stagione ha annullato Vlahovic sia con la maglia della Fiorentina che con quella della Juventus, ha fermato Dzeko, Osimhen, Scamacca e tutti gli altri attaccanti che è stato chiamato a marcare. Sarebbe bello se il Torino potesse contare sul suo numero 3 anche in futuro, se quel rinnovo di contratto firmato negli scorsi mesi non fosse solo una sorta di ringraziamento alla società per farle guadagnare il più possibile dalla sua cessione ma fosse un’espressione, messa nero su bianco, della sua volontà di restare e crescere ancora insieme al Toro. Bremer invece andrà via, probabilmente all’Inter o forse all’estero, non ha mai nascosto desiderio di giocare la Champions League, di confrontarsi con i migliori calciatori del mondo. Il vero problema non sarà venderlo, ma riuscire a cederlo alle cifre giuste soprattutto perché la sua cessione servirà con ogni probabilità a finanziare la prossima campagna acquisti. Soprattutto, poi, bisognerà utilizzare bene il denaro guadagnato per sostituirlo (mai più acquisti alla Amauri per sostituire Cerci). Prima di pensare all’Inter, c’è un campionato da portare al termine nel miglior modo possibile, ci sono Giroud e Ibrahimovic da fermare.