Toromania: il D-day è giunto
E' ormai giunto il D-day, il giorno del Derby. I numeri, tanto grandi da fare (calcisticamente) spavento, li sanno tutti, a forza di sentirli ripetere, compresi i bambini appartenenti al "popolo granata". Diciannove anni dall'ultimo successo, dodici dall'ultima rete segnata, un solo punto ottenuto nell'era Cairo: la storia dei derby di Torino, un tempo equilibrata nelle sue statistiche nonostante la storica disparità di mezzi e di successi, da un ventennio ormai non è più la stessa.
E' da quei tempi, dalla prima metà degli anni '90, che il Toro non tornava a toccare le posizioni di alta classifica, quale la sesta che - in coabitazione - occupa adesso: "se non ora, quando?", verrebbe dunque da domandare. Purtroppo per i granata, però, anche la Juventus sta conoscendo uno dei periodi migliori della sua già vincente storia: in tutto il campionato, una sola volta i bianconeri sono andati sotto (a Firenze) per appena un quarto d'ora di blackout.
Ma c'è una generazione intera cui far conoscere il sapore di una vittoria nel derby, c'è una bellissima stagione su cui mettere la ciliegina, c'è un attaccante che vuole dare un grosso dispiacere a chi non ha creduto in lui dopo averlo cresciuto. E c'è una promessa da mantenere: quella che ha fatto Giampiero Ventura, la scorsa estate a Mondovì, davanti a migliaia di tifosi convenuti in piazza. "Quest'anno vinceremo un derby", affermò in maniera inequivocabile; la prima chance è andata (male), la seconda è anche l'ultima. E il tecnico ligure, non da tutti amatissimo a dispetto dei risultati, avrebbe l'opportunità di adempiere ad un voto e contemporaneamente di entrare in tutti i cuori granata, anche quelli più restii ad accoglierlo.
E' da quei tempi, dalla prima metà degli anni '90, che il Toro non tornava a toccare le posizioni di alta classifica, quale la sesta che - in coabitazione - occupa adesso: "se non ora, quando?", verrebbe dunque da domandare. Purtroppo per i granata, però, anche la Juventus sta conoscendo uno dei periodi migliori della sua già vincente storia: in tutto il campionato, una sola volta i bianconeri sono andati sotto (a Firenze) per appena un quarto d'ora di blackout.
Ma c'è una generazione intera cui far conoscere il sapore di una vittoria nel derby, c'è una bellissima stagione su cui mettere la ciliegina, c'è un attaccante che vuole dare un grosso dispiacere a chi non ha creduto in lui dopo averlo cresciuto. E c'è una promessa da mantenere: quella che ha fatto Giampiero Ventura, la scorsa estate a Mondovì, davanti a migliaia di tifosi convenuti in piazza. "Quest'anno vinceremo un derby", affermò in maniera inequivocabile; la prima chance è andata (male), la seconda è anche l'ultima. E il tecnico ligure, non da tutti amatissimo a dispetto dei risultati, avrebbe l'opportunità di adempiere ad un voto e contemporaneamente di entrare in tutti i cuori granata, anche quelli più restii ad accoglierlo.