Toromania: fischi e contestazione. Ma gli errori sono stati fatti sul mercato, non in campo
Torino-Salernitana è finita con i fischi della Maratona e i cori di contestazione ai giocatori. Ed è inevitabile che i tifosi esprimano così il proprio malcontento, rivolgendosi direttamente a chi va in campo ma è altrettanti veri che se il Torino a otto giornate dalla fine del campionato è in classifica in una zona di limbo, se ha raccolto appena due punti nelle ultime quattro gare, i calciatori sono forse i meno colpevoli di tutti.Gli errori sono a monte, nella costruzione della squadra fatta in estate: lasciar partire Tommaso Pobega e Rolando Mandragora senza sostituirli è stata una decisione inspiegabile, perdere Andrea Belotti e decidere di puntare su coloro che l’anno scorso erano le sue due riserve è stato un altro errore (senza nulla togliere ad Antonio Sanabria, che in Italia non ha mai segnato così tanto come quest’anno). Poi le varie scommesse perse, la scelta di puntare su un portiere come Milinkovic-Savic che, nonostante l’oggettiva crescita, non dà sicurezza, commette ancora tanti errori e ieri ha sbagliato anche molto con i piedi (dai rinvii spediti direttamente in fallo laterale a un controllo mancato che ha rischiato di causare un goffissimo autogol). Sommando tutti questi fattori si può vedere come il campionato del Torino sia in realtà in linea con il valore della squadra. Si poteva fare qualcosa in più? Senza dubbio sì, a volte sarebbe bastata anche un pizzico di fortuna in più per conquistare qualche punto ma per sperare in una stagione diversa sarebbe servito un mercato diverso in estate, una costruzione della squadra più equilibrata. In otto giornate di campionato potrebbe ancora cambiare tutto ma, come anche Juric ha ammesso, è probabilmente difficile aspettarsi qualcosa in più da questa squadra.