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Toromania: finalmente l'esonero di Giampaolo. Ma non basta a risolvere tutti i problemi
In estate Urbano Cairo e Davide Vagnati hanno scelto di non confermare Moreno Longo e di puntare su un allenatore la cui idea di calcio è in antitesi con le caratteristiche dei giocatori in rosa: non hanno poi costruito una rosa adeguata al 4-3-1-2 di Giampaolo, non è stato preso nessun regista e nessun trequartista (eccezion fatta per la scommessa Amer Gojak, che finora ha dimostrato di non essere pronto per la serie A e lo stesso allenatore ha immediatamente bocciato come rifinitore delle punte), sono stati tenuti giocatori che avevano espressamente chiesto la cessione. E certi musi lunghi all’interno dello spogliatoio non hanno aiutato.
In un momento complicato come questo, il Torino ha fatto bene a puntare su un allenatore sanguigno come Davide Nicola, un cuore Toro che conosce l’ambiente, i suoi valori e che in passato ha dimostrato di sapere come si fa a raggiungere la salvezza (Nicola, insieme a Moreno Longo, era l’ipotesi migliore per la panchina granata): ora però il neo tecnico va aiutato e supportato, anche sul mercato. Il Torino non può retrocedere in serie B.