Toromania: derby sentito solo dai tifosi, per i giocatori l'importante è la maglia dell'idolo bianconero
Quante foto di calciatori della Roma, della Lazio, dell’Inter, del Milan, del Genoa o della Sampdoria sorridenti, abbracciati all’avversario negli spogliatoi, con la maglia del proprio idolo che gioca nell’altra squadra avete visto subito dopo una sconfitta in un derby? O avete visto fotografie simili di giocatori della Juventus dopo le partite contro Ajax, Porto, Lione, Villarreal e Maccabi Haifa in cui sono arrivate brucianti sconfitte? Se al Torino questo accade con continuità è perché quella contro i bianconeri è considerata una partita diversa dalle altre solamente dai tifosi, da chi ieri sera aveva il fegato che rodeva per quel 4-2. D’altronde non può essere un caso che il Torino abbia perso 22 derby su 28 da quando Cairo è presidente, vincendone solo uno. Contro la Juventus, negli ultimi 18 anni, anche le più piccole squadre transitate in Serie A hanno fatto meglio e possono vantare una media punti migliore. Juric alla vigilia del derby diceva: “Vorrei che ci fosse più amore per questa maglia, da giocatori e società compresi”. Auguri mister, la foto di Bayeye dimostra che di strada da fare ce n’è ancora tanta, tantissima, perché all’interno del Torino ci si innamori di quella maglia che oggi viene scambiata sorridendo dopo un 4-2 in un derby.