Toromania: Buongiorno, gol e omaggio al Grande Torino. Il caso gioca anche dei bei scherzi
Non è il capitano della squadra, è il vice, ma questo pomeriggio sarà lui a scandire i nomi dei calciatori del Grande Torino, dei tecnici, dei dirigenti, dei giornalisti e del membri dell’equipaggio che hanno perso la vita quel 4 maggio del 1949. Ed è ammirevole il fatto che Ricardo Rodriguez, che invece il capitano lo è, abbia deciso di lasciare proprio a Buongiorno questo onore ma anche onere. Quello della società granata con il proprio passato, con la propria storia, è un legame speciale, un qualcosa che rende unico il Torino: è difficile spiegare cosa sia Superga, cosa sia il 4 maggio, cosa sia il Filadelfia a chi non tifa Toro. Difficile spiegare quanto il passato sia a volte anche più importante del presente.
Alessandro Buongiorno è il giocatore del Torino attuale che meglio di ogni altro impersona questo legame: nato a Torino, cresciuto da quando era un bambino con la maglia granata addosso, non poteva essere un altro a redente omaggio al quei calciatori, quegli uomini, che hanno fatto diventare Grande per sempre il Torino: Bacigalupo, Aldo Ballarin, Dino Ballarin, Bongiorni, Castigliano, Fadini, Gabetto, Grava, Grezar, Loik, Maroso, Martelli, Menti, Mazzola, Operto, Ossola, Rigamonti, Schubert.