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    Toromania: Buongiorno fino al 2028 (per ora). E poi dicono che le bandiere non ci sono più...

    Toromania: Buongiorno fino al 2028 (per ora). E poi dicono che le bandiere non ci sono più...

    • Andrea Piva
    Proprio nei giorni in cui dall’Arabia Saudita, a suon di milioni e milioni spesi sul mercato, provano a dimostrare che il calcio non è più quello di una volta, che le bandiere non esistono più e tutti possono essere comprati, al Torino è arrivata la notizia del rinnovo del contratto di Alessandro Buongiorno. Certo al difensore non erano giunte faraoniche proposte da qualche squadra araba ma è bello pensare che quella firma fino al 2028 possa essere un segnale riguardo all’aspetto più romantico ed emozionante del calcio, che non si arrende a essere solamente business. 

    Juric, qualche tempo fa, spiegava che l’unico intoccabile nel Torino sarebbe dovuto essere proprio Buongiorno. E i motivi erano vari: è di Torino, è cresciuto nel Torino, tifa Torino e poi, aspetto tutt’altro che secondario, è forte, come ha anche dimostrato nella partita d’esordio con la nazionale maggiore in Nations League. Buongiorno rappresenta il Toro più di chiunque altro al momento e può diventare una di quelle bandiere che tante volte si dice che “non esistono più”. 

    Ma il rinnovo di Buongiorno non è importante solamente per una questione affettiva o di immagini, è importante perché il Torino ha blindato uno dei suoi giocatori più promettenti. In questi anno la crescita del difensore è stata costante e l’impressione è che possa avere ancora diversi margini di miglioramento. Insomma, per tutti questi aspetti il rinnovo di Buongiorno è certamente molto importante. 

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