Toromania: Biscotti indigesti
Salvatevi così, se vi piace. I tifosi hanno fatto capire chiaramente il loro punto di vista: il pareggio col Genoa, quel pareggio, non è piaciuto affatto. Funziona così in Italia? Forse, ma non col Toro in queste condizioni. Un punto avrebbe cambiato poco o nulla ai granata e allora perché non provare a giocare una partita quantomeno normale? Va bene il gemellaggio, passi il rispetto e anche la condivisa utilità di un risultato, ma mercoledì sera si è andati davvero oltre. Pure troppo. ‘Meglio due feriti che un morto’, diceva Gigi Buffon, preso a male parole dai tifosi delle altre squadre: granata compresi. Se non altro mercoledì sera una buona parte di questi tifosi del Toro si sono dimostrati coerenti, facendo capire che la linea-Buffon in granata non si può applicare. Non così, almeno. I giocatori in campo – per certi versi i meno colpevoli, visto che la strategia di gara la impone l’allenatore, in teoria – si sono giustamente sentiti urlare di tutto. Fischi, cori e quant’altro: giusto, giustissimo così. D’altronde si sarebbero potuti anche ‘ribellare’, se avessero avuto maggiore coraggio e dignità. E invece no: hanno accettato tutto questo, regalando ad uno stadio intero uno spettacolo osceno. I buonisti e gli ex moralisti (ora pentiti) stiano zitti, almeno stavolta: quanto visto mercoledì sera non è facilmente e lucidamente commentabile da chi l’ha osservato dal vivo. E a chi dice ‘Però volevate il biscotto quattro anni fa col Genoa’ c’è da rispondere molto chiaramente: ‘No. Quattro anni fa si voleva maggiore rispetto da parte di una tifoseria (non una squadra, ndr) gemellata, ma non si pretendeva alcun regalo dai giocatori rossoblu. L’unico appunto da fare su quanto accaduto in campo in quell’occasione riguarda l’eccesso di agonismo, degenerato in rissa, che c’è stato. D’altronde quella baruffa l’abbiamo vista tutti ed è difficile esentare da colpe uno qualunque dei presenti, di una squadra o dell’altra’. Tutto qui. Il resto sono chiacchiere che servono a riempire i bar il giorno dopo la partita.