Toromania: anche quest'anno, niente alternative d'attacco?
Che il Brommapojkarna non fosse un test attendibile, era chiaro a tutti; l'amichevole sostenuta un paio di settimane prima dal Torino contro il Teramo aveva costituito un test forse più probante, o per lo meno allo stesso livello del match di coppa contro gli svedesi. Match nel quale, per lo meno all'andata, avevano folleggiato Barreto e Larrondo, illudendo qualcuno; ma il più impegnativo incontro di ieri a Spalato ha riportato bruscamente alla realtà chi aveva tentato di innalzarsi da terra: anche quest'anno, i granata faticheranno a poter dire di possedere alternative all'altezza per gli attaccanti titolari (che – in caso di cessione di Cerci – nemmeno si sa chi siano).
Barreto tutto sommato contro lo Spalato ha guizzato a destra e sinistra, tagliando efficacemente, concludendo bene un paio di volte (bravo nello scatto e conclusione potente, stampatasi sul viso del povero portiere croato), ma in molte altre ha colpito la sfera come fosse un palloncino sfiatato. Larrondo, poi, è sembrato addirittura un oggetto misterioso, per la fumosità e la scarsa incisività messa in campo; d'altronde, i numeri dicono che il pur dotato – ma poco agonisticamente presente – centravanti argentino ha raggiunto in Italia la doppia cifra, sì, ma in 4 anni: 11 reti fra il 2009 e il 2013 (in 75 presenze), di cui più della metà (6) in Serie B.
Insomma, la tifoseria prega mister Ventura di fare affidamento su quel Josef Martinez inspiegabilmente in panchina per tutta la partita con lo Split, nonostante l'ottima impressione destata nelle ultime settimane. Poi, non vede l'ora di potersi godere un Quagliarella al 100% della condizione. E, soprattutto, aspetta di sapere chi accanto al figliol prodigo granata cercherà di scardinare le difese avversarie; sapendo che i bravi Barreto e Larrondo potranno dare il proprio contributo, ma che non si può puntare più di tanto su di loro. Che sia Botta, Zapata o chi per essi, il nuovo arrivato dovrà al più presto colmare le ansie che montano in Maratona; magari già giovedì prossimo.
Barreto tutto sommato contro lo Spalato ha guizzato a destra e sinistra, tagliando efficacemente, concludendo bene un paio di volte (bravo nello scatto e conclusione potente, stampatasi sul viso del povero portiere croato), ma in molte altre ha colpito la sfera come fosse un palloncino sfiatato. Larrondo, poi, è sembrato addirittura un oggetto misterioso, per la fumosità e la scarsa incisività messa in campo; d'altronde, i numeri dicono che il pur dotato – ma poco agonisticamente presente – centravanti argentino ha raggiunto in Italia la doppia cifra, sì, ma in 4 anni: 11 reti fra il 2009 e il 2013 (in 75 presenze), di cui più della metà (6) in Serie B.
Insomma, la tifoseria prega mister Ventura di fare affidamento su quel Josef Martinez inspiegabilmente in panchina per tutta la partita con lo Split, nonostante l'ottima impressione destata nelle ultime settimane. Poi, non vede l'ora di potersi godere un Quagliarella al 100% della condizione. E, soprattutto, aspetta di sapere chi accanto al figliol prodigo granata cercherà di scardinare le difese avversarie; sapendo che i bravi Barreto e Larrondo potranno dare il proprio contributo, ma che non si può puntare più di tanto su di loro. Che sia Botta, Zapata o chi per essi, il nuovo arrivato dovrà al più presto colmare le ansie che montano in Maratona; magari già giovedì prossimo.