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    Toromania: anche Juric si è lamentato della società, ora non può prendersela se a contestare sono i tifosi

    Toromania: anche Juric si è lamentato della società, ora non può prendersela se a contestare sono i tifosi

    • Andrea Piva
    Se il triennio di Juric al Torino si chiuderà con la qualificazione a una Coppa europea lo si scoprirà fra pochi giorni, dipenderà dal risultato della partita contro l’Atalanta ma anche da quelli della Fiorentina (perché il nono posto valga la qualificazione alla Conference League servirà la vittoria della Viola contro l’Olympiakos), quel che è certo è che si chiuderà con un’incomprensione con i tifosi. Anche ieri il tecnico, come successo altre volte, si è lamentato dell’ambiente, della tifoseria che non riesce a gioire, a godere di quello che fa.

    Ma perché i tifosi dovrebbe gioire per l’ennesimo campionato di metà classifica? Perché dovrebbero applaudire a prescindere chi ha Superga li ha insultati e non si è neanche scusato, preferendo restare anonimo? L’Atalanta è diventata ormai da anni una big del campionato, il Napoli, che quando il Torino è rinato dopo il fallimento era in Serie C l’anno scorso ha vinto lo scudetto e da anni partecipa costantemente alle coppe europee, il Bologna il prossimo anno giocherà la Chamopions, la Fiorentina (anche lei reduce da un fallimento, pochi anni prima di quello del Torino) in questi vent’anni ha spesso giocato le coppe europee, arrivando due volte in finale di Conference League. Il Torino negli ultimi 30 anni ha giocato un’Europa League e mezza (nel 2019/2020 non ha superato i turni preliminari) e in questo ventennio con Cairo ha vinto appena un derby. Quel salto di qualità che per storia e blasone dovrebbe fare non si è ancora visto. 

    Eppure la vicinanza alla squadra c’è sempre stata, i tifosi hanno sempre fatto sentire il proprio affetto, fischiando semmai a fine partita se non soddisfatti per una prestazione o per un risultato. La frattura venutasi a creare con la squadra è figlia semmai degli insulti ricevuti dagli stessi giocatori. Più profonda invece la spaccatura con la società, ma servirebbero prima di tutto passi in avanti anche da parte della dirigenza. Se ne è accorto anche Juric in questi anni che qualcosa non andava e lo ha fatto presente, anche con parole e gesti forti (la lite con Vagnati nel ritiro in Austria è diventata famosissima), non può certo lamentarsi se anche i tifosi si lamentano e contestano Cairo.

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