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Toromania: anche Juric si è arreso
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Ma Juric ha smesso di credere anche alla possibilità di agguantare l’ottavo posto, d’altronde il distacco da Napoli e Fiorentina è aumentato e il suo Torino continua a palesare grossi problemi in fase offensiva che gli hanno fatto perdere diversi punti contro squadre alla portata: basti pensare agli 0-0 casalinghi contro il Frosinone una settimana fa, prima ancora contro Salernitana, Verona e Cagliari. Il Torino non andrà in Europa proprio per tutti questi punti lasciati per strada (a cui andrebbero aggiunti quelli contro Empoli, Udinese e Sassuolo), non per la sconfitta di ieri di San Siro.
La resa di Juric non corrisponde però al fallimento dell’allenatore, è la presa di coscienza che questo Torino non è stata costruito per l’ottavo posto: sono stati commessi errori di mercato (dalla scorsa estate il tecnico chiede un terzino sinistro e in due sessioni di mercato non gli è stato acquistato) e presi giocatori che poco servivano (Sazonov e Kabic, per esempio). Se anche quest’anno il Torino non è riuscito a fare il salto di qualità non è per colpa dell’allenatore. E da troppi anni che la squadra fallisce il proprio obiettivo.