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Toromania: altra umiliazione ma Cairo usa la carota anziché il bastone. Basterà per salvarsi?
E ora? Ora non bisogna perdere la testa, lasciarsi abbattere da una sconfitta così umiliante: è questo il messaggio che Nicola prima e Cairo poi hanno lanciato a squadra e tifosi. Perché in ottica salvezza, nonostante la goleada rifilata ieri dal Milan, non è cambiato molto: il destino è ancora nelle mani di Belotti e compagni che, vincendo sabato contro lo Spezia sarebbero aritmeticamente salvi. Certo non è facile assorbile un colpo come quello che i rossoneri hanno rifilato ieri, lo sa anche Cairo che di certo ricorda il tunnel di negatività nella quale era finita la squadra sedici mesi fa dopo lo 0-7 contro l’Atalanta, soltanto che adesso sbagliare le prossime partite significherebbe retrocedere in serie B, tempo per rimediare agli errori non ce ne sarebbe più.
Anche per questo Cairo ha annunciato che fino a sabato starà vicino alla squadra, cercando di trasmettere positività e fiducia: niente ritiri punitivi, ma solo vicinanza e calore. Sceglie la carota anziché il bastone, vuole guardare con fiducia e ottimismo al futuro senza lasciarsi abbattere dal presente: riuscirà a trasmettere lo stesso spirito ai giocatori? In campo, sabato contro lo Spezia, e poi contro Lazio e Benevento, andranno loro e la salvezza del Torino dipenderà da come loro reagiranno. Dimostrino di essere da Toro, il contrario di quanto hanno fatto ieri.