Toromania: a volte ritornano. C'è De Biasi dietro l'acquisto di Ajeti
Gianni De Biasi sarebbe dovuto essere il Ferguson granata, almeno secondo le intenzioni iniziali di Cairo che lo scelse come allenatore ancora prima di diventare il presidente del Torino. Le cose invece andarono diversamente e il tecnico veneto restò sulla panchina granata per molto meno tempo rispetto ai ventisette anni dello scozzese su quella del Manchester United. Nonostante gli alti e bassi e i tre esoneri, il rapporto tra De Biasi e Cairo si è rinsaldato nel tempo e dietro al primo acquisto del Torino in questa sessione di mercato, Arlind Ajeti, c'è proprio la mano dell'attuale ct dell'Albania.
I tempi dell'“Oguro? Non lo conosco” sembrano essere molto distanti. Era l'estate del 2006, Cairo si era affacciato da solo un anno nel mondo del calcio e aveva ancora molto da imparare; acquistò l'attaccante giapponese senza troppo consultare il proprio allenatore dell'epoca, per l'appunto De Biasi, si innescò una polemica e alla fine, qualche ora dopo, il tecnico venne esonerato. Ora il presidente granata ha imparato a fidarsi dei suoi collaboratori, specialmente dei suoi allenatori. Ma la fiducia ha dimostrato di riporla anche in chi ha dimostrato grandi competenze, pur non lavorando nel Torino: è il caso proprio di De Biasi. La dimostrazione di ciò è che Cairo negli scorsi giorni ha telefonato più volte all'allenatore, chiedendo ogni tipo di informazione possibile su Ajeti e decidendo di tesserare il difensore solamente dopo le assicurazioni avute proprio dal suo ex allenatore. D'altra parte chi meglio del ct della nazionale albanese poteva descrivere il difensore? Sotto la guida di De Biasi, Ajeti e i suoi compagni hanno scritto delle pagine importanti per il calcio albanese con prima la qualificazione all'Europeo, poi la vittoria contro la Romania nel girone eliminatorio. In quella partita, tra l'altro, Ajeti è stato premiato dalla FIFA come migliore in campo.
Gianni De Biasi non sarà stato il Ferguson granata ma, a distanza di undici anni dalla sua prima esperienza al Torino e a dieci anni dalla battuta su Oguro, ha messo la sua firma sul primo acquisto granata della nuova stagione.