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    Toro, guarda chi c'è: riecco Bremer 5 mesi dopo il 'Chi non salta bianconero è'. Il suo addio non sta pesando

    Toro, guarda chi c'è: riecco Bremer 5 mesi dopo il 'Chi non salta bianconero è'. Il suo addio non sta pesando

    • Andrea Piva
    Sono trascorsi poco meno di cinque mesi da quel Torino-Roma in cui Gleison Bremer ha messo piede per l’ultima volta all’Olimpico Grande Torino. Non giocò per i postumi di un infortunio ma a fine partita scese comunque in campo per salutare i suoi tifosi: sapevano tutti (lui, i tifosi, Juric, i compagni, i dirigenti) che da lì a qualche settimana sarebbe stato ceduto ma non si conosceva ancora la destinazione precisa. All’epoca non ci si immaginava che potesse essere la Juventus, un po’ perché c’era l’inter che da tempo lo corteggiava, un po’ perché lo stesso Bremer non ha esitato a cantare e saltellare sotto la Maratona al coro “chi non salta bianconero è”. Bianconero lo è invece diventato qualche settimana dopo, inimicandosi tutti quei tifosi che lo avevano applaudito e osannato fino a pochi giorni prima.

    SCHUURS L'HA FATTO DIMENTICARE - Oggi Bremer tornerà all’Olimpico Grande Torino per la prima volta da giocatore della Juventus: non serve essere Nostradamus per prevedere un’accoglienza ben diversa da parte del pubblico granata rispetto a quella di cinque mesi fa. Quanto di buono fatto in campo dal difensore brasiliano con la maglia granata resta, ma il Torino ha saputo andare avanti e a oggi sta dimostrando di non risentire della sua assenza (a differenza di quanto sta avvenendo in attacco dopo l’addio di Andrea Belotti) e Perr Schuurs sta dimostrando di avere tutti i mezzi per poter diventare un giocatore anche più importante rispetto allo stesso Bremer: certo deve ancora lavorare e crescere molto, ma con Juric non può che migliorare. 

    ALLA JUVE NIENTE SALTO DI QUALITA' - Sembra paradossale, ma al momento sembra essere più il Torino mancare a Bremer che il contrario: certo in bianconero il suo conto in banca è cresciuto, ma la stagione non è iniziata di certo bene La Juventus ha appena 2 punti in più in classifica rispetto al Toro (il cui calendario è stato finora più complicato rispetto a quello dei cugini, avendo già dovuto affrontare Napoli, Atalanta, Lazio e Inter) e l’avventura in Champions League è iniziata nel peggiore dei modi (tre sconfitte in quattro partite e qualificazione agli ottavi quasi del tutto compromessa). A tutto ciò si aggiungono anche le contestazioni e il ritiro dopo il 2-0 subito contro il Maccabi Haifa. Bei tempi quando era invece un idolo della Maratona.

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