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    Torino, Ventura: 'Resto qui, senza dubbi'

    Torino, Ventura: 'Resto qui, senza dubbi'

    Giampiero Ventura, allenatore del Torino racconta a Radio Sportiva l´annata della sua squadra, a partire dall´obbiettivo appena centrato della salvezza: "Era il nostro obiettivo, nell´arco dell´anno non siamo mai stati a rischio sempre grazie ad un buon margine di punti. Nell´ultimo mese è stato sprecato tutto il bonus che avevamo, e i rimpianti non mancano se penso alle grandi gare giocate con Inter, Milan, Napoli o Fiorentina dove meritavamo di vincere come hanno riconosciuto i rispettivi allenatori. Abbiamo fatto buone cose, con un bel gruppo di esordienti per la categoria che ha centrato una salvezza serena tranne gli ultimi venti giorni. Non posso che fare i complimenti ai miei giocatori, visto anche l´ambiente di Torino con cui dovevano confrontarsi. Un ambiente che ha alle spalle una storia importante, e non vede l´ora di tornare nella parte bella della classifica, far ricrescere l´erba che si era bruciata".


    SU RAPPORTO CON TIFOSI "Se c´è qualche scoria è nata dopo la gara con il Genoa dove dovevamo fare più attenzione al risultato che alla prestazione. La tifoseria del Toro è speciale, pensate che quando c´era una grande depressione vennero in 14mila per la prima gara di Coppa Italia con Lumezzane. Non credo basti una gara per cancellare l´ottimo rapporto nato nella cavalcata promozione; siamo ripartiti con molti esordienti e al ritorno in serie A abbiamo mostrato subito una squadra ha sempre esportato un calcio propositivo".

    SU PROSSIMI OBIETTIVI "La terza fase del nostro progetto è passare nella parte sinistra della classifica. Certo per farlo molto dipenderà dal mercato e dalla possibilità di confermare i nostri valori, aggiungendo qualcosa". 

    SU SUO FUTURO "Restare a Torino? Voglio continuare eccome, senza ombra di dubbio. Aver seminato tanto e non raccogliere adesso sarebbe poco intelligente. Con la società c´è grande fiducia, con Cairo non ho avuto nessun problema, io non ho dubbi".

    SU CERCI "Abbiamo giocatori importanti in comproprietà da valutare come Cerci, su cui è stato fatto un buon lavoro, ricostruendolo sul piano fisico e di testa. Secondo me dovrebbe fare un altro anno qui e poi spiccare il volo per grandi piazze. Rende solo con me? Se una grande squadra prende Cerci, prenderà anche me (ride ndr)... aveva solo bisogno di capire le sue potenzialità enormi. Già al Pisa gli dissi che doveva fare un altro anno e invece provò ad accelerare subito il passaggio, poi pagandolo. Oggi è un giocatore spendibile per il mondiale futuro, ma avrebbe bisogno di un altro anno per completare la maturazione".

    SU OGBONNA E MERCATO "Ogbonna rimane una garanzia ma è stato bloccato da un infortunio, può darsi se ne vada ma queste saranno scelte della società, tanto che al momento non credo abbiano deciso il da farsi. Se oggi Ogbonna rimane dipende dalle richieste di mercato e da tanti altri fattori di mercato difficili da prevedere. Lui alla Juve? I passaggi tra le due squadre di Torino sono sempre molto pericolosi, non me la sento di dire altro a riguardo (ride ndr)".


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