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    Torino, Vanoli: "Radonjic non si è presentato. Ecco come sta Schuurs e chi gioca tra Adams e Sanabria"

    Torino, Vanoli: "Radonjic non si è presentato. Ecco come sta Schuurs e chi gioca tra Adams e Sanabria"

    Alla vigilia di Milan-Torino, l'allenatore granata Paolo Vanoli ha così presentato la partita in conferenza stampa: "Dovremo fare la massima attenzione, quello che io voglio è la prestazione. Una prestazione che ci possa permettere un mattoncino nel nostro percorso".

    Su Sanabria: "Se uno vuole diventare un grande giocatore e stare ad alti livelli deve abituarsi alla concorrenza". 

    Sui miglioramenti che deve fare la squadra: "Dobbiamo diventare squadra, essere più efficaci. Ma non si può dopo 30 giorni cambiare subito le idee, qualcosa in Coppa Italia si è comunque visto. Vedere una mezzala che arriva con tre palle gol è importante. L'avere un parco attaccanti come il nostro ci da delle alternative. Quando si lavora per principi si può anche cambiare modulo in corso"

    Sui giovani: "Il salto dalla Primavera alla Prima squadra è difficile. Quest'anno il club ha fatto una cosa eccezionale organizzando il ritiro insieme di Prima squadra e Primavera. Buongiorno non è passato dalla Primavera alla Prima squadra, ha prima fatto esperienze in prestito e poi è rientrato. Anche i giovani che ci sono adesso magari avranno bisogno di fare un certo percorso".

    Su Seck e Radonjic: "Seck non fa parte del progetto, Radonjic è forte ma è lui che non si è presentato". 

    Sul suo esordio in Serie A: "C'è una prima per tutti, questa prima me la sono guadagnata, conquistata, perché ho fatto tanta gavetta. Ci sarà un'emozione, come ero emozionato quando ho formato con il Torino. Poi al fischio d'inizio passerà tutto. Su quanto ci si mette per arrivare non mi pongo mi limiti. A Venezia ho abbassato la testa e lavorato e siamo stati bravi ad arrivare un grande sgonfio. La stessa qua, io sogno ma sognare non basta, bisogna lavorare per arrivare a grandi obiettivi".

    Sulla possibile coesistenza di Ilic, Ricci e Vlasic a centrocampo: "La fase di non possesso bisogna farla in dieci, le grandi squadre per farla bene devono partire dalle punte a farla. Così come la fase di possesso deve partire di difensori. Chi va in campo deve far parte della squadra". 

    Sul mercato: "Lo sappiamo benissimo che questa squadra non è completa, lo hanno detto anche il ds e il club. Io nel calcio preferisco avere pazienza e prendere i giocatori mirati che mi servono. In tutte le squadre il mercato si è allungato. Io voglio completare una rosa, per me non esistono 11 giocatori ma 20/21. Se vuoi alzare la qualità devi avere una rosa competitiva" 

    Sulle condizioni degli infortunati: "Schuurs ha fatto un piccolo intervento a Londra, è andato tutto bene, In queste settimana andrà a fare il controllo, ma l'ho visto bene. È un processo lungo. Vlasic ha iniziato a correre sul campo a una media intensità, adesso preferisco aspettare una settimana in più per averlo ma per averlo tutto il campionato. Con Vlasic non possiamo più sbagliare. Gineitis è quello più vicino al rientro".

    Sugli obiettivi: "Io mi do degli obiettivi temporali, non mi do obiettivi a lungo termini. Noi dobbiamo pensare a crescere da squadra, poi il mercato darà degli obiettivi e poi nel girone di ritorno vedremo dove siamo per avere altri obiettivi. Capisco che i ragazzi in in momento di difficoltà si rifugiano nel lavoro che hanno fatto nei tre anni precedenti". 

    Su Adams: "Adams l'abbiamo preso perché è un giocatore importante, sa cosa vuol dire giocare a calcio. Non c'è un testa a testa con Sanabria. Solo con due attaccanti non si può andare avanti viste tutte le partite che ci saranno"

    Sul mercato in corso a campionato iniziato: "Ormai ci siamo abituati del mercato durante il campionato, magari si potrebbe chiudere un po' prima il mercato ma da parte del gioco e dobbiamo essere bravi a non farci influenzare".  

    Sulla condizione del Torino: "Non metto pressioni al mio Torino, voglio vedere il mattoncino di crescita. Poi affrontiamo una grande squadra che ti impegna anche sul piano del sacrificio. Se noi pensiamo di andare a San Siro per 90 minuti a fare grande calcio è un sogno, ci saranno vari movimenti anche in cui si dovrà soffrire"

    Sull'ambiente: "Unire squadra e tifosi è il mio obiettivo, che deve passare attraverso quello che facciamo in campo. È quello di unire. I tifosi vogliono questo e io pretendo questo dai miei giocatori. Ma i veri valori del Torino in campo non devono mai mancare". 

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