Torino, un dirigente verso l'addio: 'Lascio ma non è vero che andrò alla Juventus'
“Un paio di settimane fa Cairo mi aveva chiamato a Milano: ci siamo incontrati, ne abbiamo parlato a lungo, aveva orecchiato la possibilità che dicessi basta. Ha cercato di trattenermi, di farmi cambiare idea. Lo ringrazio anche per questo, come per la fiducia che mi ha sempre manifestato da quando mi confermò nel Torino, nel 2005, dopo il fallimento della gestione precedente. Le motivazioni che mi spingono a questa scelta, sicuramente non semplice, sono personali. Dopo 22 anni di lavoro è arrivato il momento di prendermi una pausa. Una qual certa stanchezza è inevitabile. Di sicuro, però, non passerò alla Juve, come tempo fa fu scritto da qualcuno sui social, velenosamente, in modo totalmente falso" ha spiegato Benedetti alla presentazione del torneo Salis.