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La penale da 900 mila euro, l'ira di Cairo: Torino-Roma, la 'guerra fredda' può finire. A una condizione
LA ROTTURA CON PETRACHI - Ma andiamo con ordine. Circa anno fa sono iniziate a circolare le voci di un possibile passaggio di Petrachi dal Torino alla Roma: il diretto interessato avrebbe inizialmente sempre negato l’esistenza di una trattativa con i giallorossi. Come sono poi effettivamente andate le cose è noto a tutti: a inizio giugno, quando era ancora sotto contratto con il club granata, il ds fu pizzicato all’aeroporto di Fiumicino insieme all’amministratore delegato Guido Fienga, mentre tornava da un summit a Madrid con il tecnico Paulo Fonseca. Da lì è nato un braccio di ferro tra Torino e Roma - con Cairo che ha lasciato partire il dirigente solamente dopo aver avuto in cambio due calciatori della Primavera dai giallorossi - che ha avuto anche ripercussioni sul mercato: il patron granata non ha infatti voluto intavolare trattative con il suo vecchio dirigente.
POSSIBILE PACE - Negli anni precedenti Torino e Roma avevano portato a termine diversi affari tra loro: Adem Ljajic, Iago Falque, Leandro Castan, Juan Iturbe e Umar Sadiq si sono trasferiti tutti dalla Capitale al Piemonte, Bruno Peres aveva invece fatto il percorso inverso. Se Petrachi dovesse effettivamente lasciare la società giallorossa, i due club potrebbero tornare ad avviare trattative: la fine della guerra fredda dipende da colui che l’ha provocata.