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Torino, nessuno sconto per Buongiorno: le richieste di Cairo e un copione già visto con Bremer
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PIU' DI DRAGUSIN - Non abbiamo fatto un nome a caso, perché proprio il trasferimento di Dragusin dal Genoa al Tottenham, con una valutazione di 30 milioni di euro più Spence come contropartita, è vista dal patron granata come la cartina di tornasole di quanto si può chiedere per il cartellino di Buongiorno. Per Cairo il suo gioiello vale anche di più e, per questo, le cifre chieste a tutte le pretendenti non scendono sotto quota 40 milioni.
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CONTROPARTITE? - Finora chiunque abbia bussato alla porta della presidenza del Torino ha sempre provato ad inserire una contropartita tecnica nell'affare. Che sia Colombo (Milan) o che sia Ostigaard (Napoli) almeno per il momento il club granata non vuole concedere alcun tipo di sconto sulla valutazione finale. Niente contropartite e nessuna urgenza di venderlo, con lo spettro della Premier League e dei suoi fanta milioni sullo sfondo per un'asta che nessuno dei club interessati vorrebbe.
COME PER BREMER - Un copione, tra l'altro già visto e messo in atto soltanto due anni fa con Gleison Bremer, trattato e conteso da Inter e Juve e per cui alla fine è stata accettata semplicemente l'offerta più alta, quella bianconera, che da una valutazione iniziale di 35 milioni è salita ad addirittura 41 milioni + 3,6 milioni di oneri e altri 8 milioni di bonus per un totale di (se entreranno tutti i bonus) 52,6 milioni. La sensazione è che per Buongiorno non si arriverà a tanto, ma con un contratto che scadrà il 30 giugno 2028, chi lo vorrà non potrà far altro che accontentare in toto le richieste granata.