Torino, Meggiorini:| Un 'jolly' contro il Pescara
La grande occasione. E' quella che capiterà domenica pomeriggio a Pescara, quando Riccardo Meggiorini si troverà nella condizione psicologicamente ideale per riscattarsi e far ricredere i tifosi del Toro, ancora in attesa del suo primo gol granata in serie A nonostante abbia collezionato già sedici presenze per 920 minuti. Già, perché una serie di concause potrebbe di fatto portarlo a essere l'unico vero bomber torinista a disposizione di Ventura. Bianchi è squalificato, Sansone vive la settimana alle prese con un problema muscolare al flessore della coscia, Diop cammina con le stampelle a causa della distorsione a caviglia e ginocchio della gamba destra e Barreto è appena arrivato, particolare non trascurabile per la filosofia venturiana. Difficilmente potrà essere utilizzato come titolare alla luce del fatto che dovrà metabolizzare gradualmente gli schemi anche se conosce il gioco del tecnico granata che l'ha avuto già a Bari.
SPALLE LARGHE - Dunque sarà 'il Meggio', con ogni probabilità, a doversi caricare sulle spalle la responsabilità di spedire la palla alle spalle di Perin anche se al suo fianco il tecnico vorrà mettergli un esterno adattato nel ruolo di attaccante. Per l'ex novarese quella con il Pescara assume dunque tutta l'aria di una chance da sfruttare al meglio e chissà che la certezza di poter giocare tutti i novanta minuti non gli regali la giusta serenità per dare il massimo del proprio potenziale. Che sinora si è notato più nella fase difensiva e quindi di generosità che in quella offensiva, leggasi qualità. E proprio la sua attitudine a rientrare per dare una mano a centrocampo nel tentativo di strappare palloni è stata una delle ragioni principali per cui Ventura in questa prima metà di campionato ha puntato molto su di lui, chiudendo un occhio sul fatto che la sua percentuale realizzativa è ancora chiaramente insufficiente. Del resto il gioco del Torino, con solo due centrocampisti in mezzo al campo, non può prescindere da questo sacrificio richiesto ai quattro uomini schierati per offendere: le due ali e le due punte. Peraltro, c'è da sottolineare che sempre in chiave difensiva Meggiorini rappresenta una risorsa importante pure come contraerea sui calci piazzati degli avversari. Il fisico non gli difetta e la sua statura permette al Toro di alzare la media dell'altezza tra coloro che in area di rigore devono neutralizzare le torri.
L'INVERSIONE - Sinora però i tifosi granata più che apprezzare il suo dispendio di energie per dare una mano indietro, hanno stampati nella propria mente alcuni errori grossolani compiuti in zona gol. Una situazione pesante anche per lui, che, in casa, ultimamente deve combattere non solo contro il diretto marcatore ma pure con le bordate di fischi che spesso partono dagli spalti dell'Olimpico. Una piccola inversione di tendenza si è registrata però nel drammatico finale con il Siena. Entrato a una decina di minuti dal termine, proprio per cercare di arginare la carica dei toscani, prima si è fatto notare per una giocata sbagliata in attacco, figlia probabilmente anche della poca tranquillità con cui scende in campo davanti al proprio pubblico ma poi, finalmente, alle sue orecchie è arrivato anche un applauso convinto da parte dell'intero stadio. Proprio quando, dopo aver iniziato la rincorsa dall'area avversaria, è tornato a tutta gamba nella propria trequarti a disinnescare una pericolosa azione della squadra di Iachini sulla fascia sinistra, riuscendo a riportare la palla in una zona meno pericolosa per Gillet che si era appena ripreso dal rigore calciato a lato da Rosina. L'attaccante granata domenica a Pescara dovrà ripartire proprio dalla carica di quell'applauso. Che potrebbe essere il segnale di una inversione. Magari a U... se con gli abruzzesi dovesse risultare decisivo.
(Tuttosport - Edizione Locale)