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Torino, le pagelle di CM: Buongiorno insuperabile, Zapata svogliato
Milinkovic-Savic 7: con i pugni, i piedi o in uscita sempre pronto quando viene chiamato in causa. risponde con i piedi a Gudmundsson dopo 5 minuti
Djidji 7: regista arretrato oltre che marcatore arcigno, riesce nell'impresa di disinnescare Gudmundsson. I continui cambi di direzione dell'islandese lo mettono però KO nel finale
(dal 38' st Sazonov SV)
Buongiorno 7: si appiccica a Retegui come un francobollo sulla cartolina, riuscendo a limitare l'incisività del puntero italo-argentino che non lo supera mai. Baluardo!
Rodriguez 5,5: tampona Messias quando il brasiliano si sposta in avanti. Non sempre in maniera efficace.
Bellanova 6,5: carbura strada facendo, salendo di ritmo con il passare dei minuti.
Ricci 6,5: tanti palloni, pochissimi errori per il faro del gioco granata. L'impressione, tuttavia, è che pecchi di eccesso di timidezza.
Ilic 5,5: soffre la classe e la grinta di Malinovskyi non riuscendo a rispondere a dovere alla garra del dirimpettaio..
Lazaro 5,5: supera raramente la linea di metà campo non riuscendo mai a sfoderare le sue doti da velocista
(dal 38' st Vojvoda SV)
Vlasic 5: due fallacci e un giallo in un quarto d'ora come biglietto da visita di una gara per lui complicata fin da subito. (16' st Tameze 6,5: dona dinamicità e muscoli alla statica manovra granata)
Sanabria 5,5: sfiora un gol alla Van Basten con un tuffo di testa che meriterebbe maggior fortuna. E' comunque un lampo isolato nel mezzo di una partita del tutto anonima.
Zapata 5: sonnecchia un tempo per poi svegliarsi all'improvviso poco prima del riposo con un'incornata in attacco e un recupero prodigioso in ripiegamento. Quindi riscompare nuovamente.
(dal 20' st Pellegri 6: entra accolto dall'ovazione del suo vecchio pubblico. Circostanza che contribuisce a caricarlo, rendendolo di gran lunga l'attaccante granata con più voglia e determinazione).
All. I. Juric 6: fronteggia le diverse assenze mandando in campo una squadra fin troppo conservativa, più nell'atteggiamento che nello schieramento. L'impressione è che il suo Toro giochi fin da subito con l'obiettivo dichiarato di accontentarsi di portare via il punticino. E alla fine viene assecondato.