Torino-Genoa, l'occasione della rivincita per Birsa
Chi meglio di Valter Birsa può interpretare Torino-Genoa? Nessuno perché l’esterno granata è a metà strada tra i due club, con il cartellino di proprietà del Genoa e il prestito del Torino. Un anno nella società di Enrico Preziosi, dove è arrivato a parametro zero dall’Auxerre, la stagione successiva in granata, con una differenza sostanziale: nella squadra di Giampiero Ventura ha totalizzato quasi il doppio delle presenze rispetto a quelle con la squadra di Alberto Malesani. Stasera, nella sfida verità che vedrà di fronte il suo recente passato con il suo presente e, forse, anche il suo futuro, Birsa potrebbe diventare una pedina importante, l’asso nella manica per sbancare l’Olimpico torinese, regalare quei tre punti che significano la salvezza dei granata e prendersi anche una rivincita nei confronti del Genoa che non ha avuto fiducia in lui.
LE QUALITA’ - All’andata si è messo in luce per quell’assist fornito a Bianchi che, di testa, ha portato in vantaggio il Torino, nella sfida di ritorno potrebbe sfoderare gli altri suoi atout. Perché Birsa, nazionale sloveno maturato nella Ligue 1, è arrivato in Italia con la nomea del talento puro e del centrocampista duttile, in grado di ricoprire più ruoli in mezzo al campo. E, in effetti, Birsa è un rifinitore con la visione di gioco del regista, sa giocare tra le linee, arretrare per recuperare palla e accelerare la manovra con aperture illuminanti, spesso a smarcare il compagno davanti alla porta, come nel caso di Bianchi. Ventura lo ha utilizzato soprattutto come esterno sinistro, alter ego di Mario Santana, e Birsa, trequartista e mancino naturale, ha saputo adattarsi e ritagliarsi uno spazio qualitativo nonostante un minutaggio contenuto. Con il ko dell’esterno argentino alla fine dell’allenamento di ieri, crescono le quotazioni di Birsa in campo dal primo minuto, una maglia da titolare che per lo sloveno manca da due mesi, 10 marzo Parma-Torino 4-1.
LA SCOSSA - Da allora tanta panchina, qualche scampolo di partita e anche un’infortunio che lo ha costretto a fermarsi per qualche settimana a causa di una distorsione alla caviglia rimediata in nazionale con la Slovenia. Per la grande sfida di stasera contro il Genoa può essere l’uomo giusto. Ha dimostrato di poter dare una scossa alle partite con assist e ogni tanto anche qualche gol.
IL FUTURO - E magari, con una grande prestazione, si gioca anche il futuro in granata. La sua situazione appare complicata e da valutare con attenzione: le scelte del club saranno collegate a quelle su Alessio Cerci, ma il discorso con il Genoa per Birsa è aperto. E anche le esternazioni del giocatore sono tutte pro granata. 'Questa per me è una stagione positiva, ho ritrovato spazio e in certi momenti sono stato decisivo. Sento la fiducia della società. Però è ancora presto per pensare al mio futuro. A fine stagione avrò modo di ragionarci ma prima viene il campionato del Torino, il gruppo'. Se poi dovesse segnare o fornire l’assist vincente contro il Genoa, le sue quotazioni salirebbero immediatamente. Ne è convinto, a prescindere, anche il suo agente, Simone Canovi. 'Penso che il suo riscatto sia possibile. Ventura lo ha inserito piano piano e lui ha ripagato la fiducia. Oggi i segnali portano verso una permanenza in granata'.
(Tuttosport - Edizione Locale)