“Se vado in Europa resto al Toro, se non dovessi andare cosa resterei a fare? Avrei fatto grandi cose ma non avrei centrato il mio obiettivo”. Così, una settimana fa, Ivan Juric parlava del suo futuro. L’eventuale rinnovo del contratto (è in scadenza a fine campionato) dipenderà quindi dalla posizione finale in campionato e dall’eventuale qualificazione a una coppa europea. Anche se, dopo il tentativo di fare marcia indietro e di rassenerare i rapporti che nelle ultime settimane si erano nuovamente intesiti sia con la società che con la tifoseria - giudicata non all'altezza dallo stesso allenatore croato - è stato il presidente Urbano Cairo a sparigliare le carte con le dichiarazioni perentorie del post-gara di ieri, dopo il 2-0 sul Lecce. Una presa di posizione che sembra allontanare la conferma dell'ex allenatore del Verona, alla luce anche delle mosse preventive del dt Davide Vagnati per non farsi cogliere impreparato in caso di separazione.
LA STRADA DELLA CONTINUITÀ - Tra le opzioni che si stanno valutando ci sono quelle che possano dare continuità tattica rispetto al progetto inaugurato con Juric: i nomi sono quelli di Igor Tudor e Raffaele Palladino. Il primo è attualmente all’Olympique Marsiglia e già in passato si è ritrovato a prendere il posto di Juric: nella stagione 2021/2022, dopo la brevissima parentesi Eusebio Di Francesco durata appena tre partite, fu proprio l’allenatore croato a sedersi sulla panchina del Verona, lasciata libera in estate da Juric. Resta da capire come il suo arrivo verrebbe accolto dalla piazza, visti i suoi trascorsi da calciatore alla Juventus. Anche Palladino ha un passato in bianconero ma è un altro allenatore che Vagnati stima molto e che un anno e mezzo fa cercò, senza riuscirci, di portare alla Primavera del Torino. 

LE ALTERNATIVE - C’è poi un altro tecnico che è seguito con grande interesse dalla dirigenza granata: Paolo Vanoli. Dopo aver lavorato per anni come tecnico nelle nazionali giovanili, dal 2016 è entrato nello staff di Antonio Conte prima nell'Italia, poi lo ha seguito al Chelsea e all'Inter. Nel 2021 si è messo in proprio accettando la chiamata dello Spartak Mosca (con cui ha vinto la Coppa di Russia), lasciandola però dopo lo scoppia della guerra in Ucraina. Nella scorsa stagione è subentrato sulla panchina del Venezia con cui ha concluso bene la scorsa stagione e ora è in lotta per la promozione in A. Tra gli allenatori seguiti c’è anche Rino Gattuso, tecnico che gode della stima del presidente granata e che già in passato era stato contattato per la panchina del Torino: piace in particolare il suo carisma e la grinta, doti che lo rendono anche un allenatore adatto a una piazza come quella del Toro.