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  • Torino, Benedetti è sicuro:| 'Gatto è il nuovo Pecci'

    Torino, Benedetti è sicuro:| 'Gatto è il nuovo Pecci'

    • A.S.

    Dai Piccoli Amici alla prima squadra. Quella di Emanuele Gatto è una vita tutta a tinte granata e ora quel numero 88 sulla schiena rappresenta il modo migliore per iniziare il 2013. Centrocampista tuttofare, capitano della Primavera e punto fermo della Nazionale di categoria, Gatto rappresenta forse il miglior prodotto di una leva ricca come è stata quella del 1994 negli anni di Scuola calcio e settore giovanile. Tanto da diventare un protagonista assoluto della Primavera già al primo anno, lo scorso, sotto la gestione di Antonino Asta che non ha praticamente mai rinunciato a Gatto fino a quando uno strappo al flessore negò al jolly granata la soddisfazione di partecipare alle Final Eight che il Toro inseguiva da 7 anni. E non solo: quell'infortunio fu anche la causa che costrinse Gatto a rinunciare al ritiro estivo col gruppo di Ventura, con lo staff granata che all'ultimo minuto preferì non forzare il recupero lasciandolo fin dalle prime battute estive in forza alla Primavera di Moreno Longo.

    NUOVO PECCI - Passo dopo passo, Gatto è diventato uno di quei giocatori su cui il Toro a ragione potrà puntare per il futuro. Uno che proprio in maglia granata ha fatto tutta la trafila, e che su cui da sempre si può scommettere. Anche Silvano Benedetti, responsabile della Scuola Calcio, ne è convinto: 'Senza dubbio è uno di quegli elementi con le carte in regola per diventare un calciatore vero. Anche perché è uno di quei giocatori capaci di crescere un po' alla volta, di migliorarsi costantemente anno dopo anno. Ricordo infatti che al mio primo anno da responsabile ci ritrovammo a lavorare con una leva '94 fortissima, una nidiata tra le più brillanti in assoluto e che infatti ha visto diversi giocatori arrivare in Primavera, come per esempio Cibrario e Firriolo. Gatto forse non era quello che ci colpì di più nell'immediato ma poi è venuto fuori alla grande diventando uno dei centrocampisti più completi a livello nazionale della sua annata fin dall'ingresso nel settore giovanile puro'. E nel gioco dei paragoni, Benedetti non stenta a rivedere in Gatto le movenze di uno che ha fatto davvero la storia del Torino come Eraldo Pecci: 'Lo ricorda molto per tipologia di giocatore e nello spirito combattivo. Come Pecci è intelligente ma allo stesso tempo parecchio tenace, uno che non molla mai l'osso e che sa come farlo'.

    GIOCATORE COMPLETO - Esploso con Antonino Asta lo scorso anno, è però con Moreno Longo che Emanuele Gatto ha avuto più a che fare in questi anni, condividendo il percorso dell'allenatore tra Allievi regionali e Allievi nazionali per poi riabbracciarlo quest'anno in Primavera. E proprio il tecnico conferma come in questi anni abbia dimostrato di saper interpretare tutti i ruoli del centrocampo: 'Emanuele è uno specialista della fasi di interdizione, con un talento unico di pulizia nell'intervento non essendo quasi mai scomposto. Si tratta di un mediano capace di abbinare a queste capacità anche una discreta qualità in fase di costruzione, sapendosi così adattare a ogni sistema di gioco del centrocampo'. In questi anni Emanuele Gatto è infatti stato protagonista in mediana nel 4-2-3-1 del biennio di Longo con gli Allievi, diventando il cursore più continuo e positivo nel centrocampo a tre della Primavera targata Asta fino al ricoprire anche il ruolo di vertice basso nel rombo granata di questa stagione. E ora a Emanuele Gatto non resta che stregare anche Giampiero Ventura.

    (Tuttosport - Edizione Locale)

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