Poco più di un'ora e il Toro si gioca il passaggio del turno in Europa League. Cioè un'esperienza di grande prestigio, un possibile scontro con avversaria blasonata, una permanenza nelle competizioni internazionali che durerebbe almeno fino alla fine di febbraio 2015, dando tutto un altro sapore ad un'intera stagione. Se il primo posto si è infranto contro le super-parate di Ryan, il fenomanele portiere del Bruges (ora per raggiungere la vetta del girone bisogna sperare nell'Helsinki), per centrare questo obiettivo questa sera basterà un punto a Copenaghen.

I padroni di casa sono già matematicamente eliminati, dunque poco interesse hanno a rendere difficile la vita al Torino; il tecnico Solbakken ha già annunciato l'intenzione di mandare in campo parecchie seconde linee. E qui, paradossalmente, potrebbero nascondersi le maggiori insidie: nella voglia di questi ragazzi di sfruttare l'occasione (e la vetrina europea) per mettersi in mostra, senza guardare in faccia nessuno. Per prevenirla, Ventura ha deciso di affidarsi invece a uno schieramento consolidato: El Kaddouri, con le spalle coperte da Vives e Gazzi, agirà a supporto di Quagliarella e Martinez, e confermato è tutto l'impianto titolare.