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    Torino, anche la Primavera va salvata. Cairo, il futuro è con i giovani: serve investire in un vivaio da Serie A

    Torino, anche la Primavera va salvata. Cairo, il futuro è con i giovani: serve investire in un vivaio da Serie A

    • Emanuele Tramacere
    Com'è possibile che uno dei vivai più produttivi di tutta la Serie A sia passato dalla vittoria di un Campionato Primavera e di una Coppa Italia al rischio retrocessione? La risposta è tanto semplice quanto complessa e va ricercata in mancanza di investimenti, programmazione e qualche scelta tecnica sbagliata che ha portato il Torino a dover lottare per mantenere la categoria.

    ANNATE ORRIBILI - Le ultime due stagioni sono infatti state disastrose dal punto di vista dei risultati con le gestioni Cottafava, Sesia e Coppitelli hanno portato la formazione granata dalla lotta per l'accesso ai playoff a quella per non retrocedere. E la penultima posizione occupata oggi dal Torino in coabitazione con la Lazio porterebbe i granata direttamente in Primavera 2. Mancano ancora 6 gare e qualche segnale di disperata ripresa c'è stata, ma non può bastare per il presente e, soprattutto, per il futuro.

    UN VIVAIO DA SERIE A - È innegabile che quanto fatto finora non basti e che, negli ultimi anni, non sia stato valorizzato un patrimonio comunque importante. Se c'è una lezione che l'ormai ex-favola Atalanta ha saputo dare al calcio italiano è che, partendo dalla valorizzazione dei suoi talenti, si può creare valore per un progetto orientato al futuro e che, per il Torino, rappresenterebbe la soluzione a tanti dei problemi degli ultimi anni. E il percorso potrebbe partire già dall'anno prossimo perché ripercorrendo gli anni di gestione Cairo di giocatori importanti usciti dalle giovanili del Toro ce ne sono parecchi: da Gomis, portiere oggi al Rennes passando per Bonifazi (Udinese), Sottil (Cagliari) e quei Singo e Buongiorno che tutt'ora sono in prima squadra. Ma ancora Millico (Frosinone), Segre (Spal), Barreca (Fiorentina) e Aramu (Venezia) e infine Rauti (Palermo), Edera (Reggina) e Mantovani (promosso con la Salernitana). Tanti giocatori poco valorizzati al Filadelfia e all'Olimpico. Che sia questa la strada giusta per il futuro? Noi ne siamo convinti.

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