Torino, anche il Museo è unico: gestito da volontari, ora aspetta il Filadelfia
MUSEO AL FILADELFIA, MANCANO I FONDI - Quando il nuovo Filadelfia è stato progettato, la Fondazione - di cui fanno parte il Torino, il Comune, la Regione Piemonte e i rappresentanti dei tifosi - che è proprietaria dell’impianto ha previsto uno spazio attiguo al campo principale proprio per il museo. Al momento, però, i lavori sono ancora ben lontani dal cominciare in quanto non sono stati reperiti i fondi necessari (circa 4-5 milioni di euro) per la costruzione della struttura che dovrà poi ospitare proprio il museo.
TRA I GRANDI MUSEI DELLO SPORT - Come detto in precedenza, il Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata è un qualcosa di unico nel suo genere, lo dimostra anche il fatto che è l’unico museo gestito interamente dai tifosi a essere entrato a far parte dell’ISMA (International Sports Museums Association), l’organizzazione che raduna tutti i più importanti musei legati allo sport del mondo. Ma è unico anche per la vasta collezione di cimeli e reperti che raccoglie: non solo maglie, scarpe, palloni da inizio ‘900 a oggi, ma anche la Fiat Balilla che apparteneva a Gigi Meroni, la tromba di Oreste Bolmida e i tanti reperti riguardanti il Grande Torino, come la ruota e l’elica dell’aereo che si schiantò a Superga ma anche i documenti dei calciatori e la valigetta dello staff medico, con garze, unguenti e oli rimasti incredibilmente intatti, nelle proprie boccette di vetro, nonostante il terribile incidente.
Il museo sin dalla nascita vive grazie all’instancabile lavoro dei volontari che lo gestiscono e si occupano di tutti i suoi aspetti (dall’organizzazione delle mostre temporanee alle visite guidate e molto altro ancora) e alle donazioni dei tifosi e degli ex calciatori, che permettono di arricchire la collezione. Anche per questo sarebbe giusto che al più presto possa trasferirsi nel luogo che meglio incarna la storia del Toro e che possa valorizzarlo ancora di più: il Filadelfia.
