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    Timossi: Se Allegri dà i numeri

    Timossi: Se Allegri dà i numeri

    Finisce così: se Massimiliano Allegri dà i numeri la Juventus rischia di perdere il primo obiettivo della sua gestione. In parte è quello che è successo contro la Fiorentina in Coppa Italia: Sim Salah Bim, numeri veri del fuoriclasse viola, vittoria di Montella allo Juventus Stadium e per i bianconeri la prima finale non è impossibile, ma certo difficilissima. Rapidamente dico tre cose. Prima cosa: la Fiorentina ha strameritato la vittoria. Due: su Salah perché ti amo (altro gioco di parole lanciato su Twitter ieri sera) sono già state dette molte cose, pare sia un’adorabile testa di cazzo, sicuramente è il miglior giocatore arrivato in Italia a gennaio e nel gioco del “chi vi ricorda” io la sparo grossa: a me ricorda la velocità d’esecuzione del miglior Ronaldo interista. Terza cosa: Allegri ha importanti responsabilità nella sconfitta di Coppa Italia. Ha affrontato la prima semifinale con un (quasi) inedito 4-3-3 e soprattutto spedendo in campo da titolare il buon Simone Pepe, detto Er Chiacchiera.

    Lo aveva fatto anche contro il Verona, vero ed era finita 6-1. Ma in quella gara, in quel momento della stagione, la squadra di Mandorlini era piombata in una crisi di nervi che sembrava insanabile. Insomma, troppo facile quel test. Diversa la gara contro la Fiorentina, squadra più in forma del momento.  Ma il gioco dei numeri è solo un dettaglio, anche perché non ci sarà mai un allenatore disposto a confrontasi con qualcuno su questo argomento.  Anzi io credo di averne trovato solo uno, almeno con me: Claudio Ranieri.

    I numeri, in questo caso, aiutano a capire l’ossimoro bianconero. L’idea comune vuole che Antonio Conte sia un presuntuoso e probabilmente lo è. Era arrivato alla Juventus dicendo che avrebbe giocato con il 4-2-4, spacciandolo pure per un modulo tutto suo, dimenticando che a Bari e pure a Pisa il suo collega Ventura spediva  quattro attaccanti e solo due centrocampisti in campo. E quando gli presero Pirlo, tutti a dire: ora dove giocherà nel 4-2-4?  Conte, ovvio, soffiava sul fuoco di questo “malumore” estivo, ma alla fine si dava da fare e cambiava tutto. Cioè: schierava in campo i giocatori sfruttando al meglio le qualità di quel che passava l’azienda. L’azienda sull’asse Paratici-Marotta prendeva il meglio possibile, Conte faceva suo il 3-5-2, dimenticava il 4-2-4 di Ventura e in Italia vinceva tutto quello che la Juve non riusciva più a vincere. Questa è la forza di Conte e un mio amico che lo conosce bene e lo segue da anni la riassume così: “Sarà un pazzo, ma è il migliore”.

    Veniamo ad Allegri e all’ossimoro. Ho sempre difeso il neo allenatore bianconero. E credo che Marotta,  mollato da Conte, abbia trovato nel livornese l’alternativa migliore. Allegri è competente, a tratti “magnetico” (il collega interista Michele Brambilla mi ha già contestato il magnetismo di Allegri) , è simpatico e ha pure dimostrato che al Milan le colpe non erano sue. Allegri sembra sempre disponibile al dialogo, niente spocchia, mica è un presuntuoso come il suo (detestato) predecessore. Invece qui un po’ ti frega, almeno tatticamente. Ed è qui che nasce l’ossimoro: Massimiliano il modesto crede di poter fregare la Fiorentina con un modulo che gli aveva permesso di battere uno scalcinato Verona. E sbaglia. Massimiliano l’innovativo non fa quel che faceva Conte, ma crede che la Juventus debba giocare con il modulo che gli “garba” di più: 4-3-1-2. Insomma, con il trequartista, anche se alla Juve un trequartista di ruolo non c’è, anche se Vidal si addatta peggio e forse Pereyra un pochino meglio. Certo ci fosse Salah. Paratici e Marotta, ci avevano pensato, ma allora per il Chelsea valeva troppo. Salah un vero peccato.

    Giampiero Timossi

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