Dall'ironia alla rabbia, dall'amarezza alla rassegnazione. I tifosi vip palermitani dicono la loro dopo l'ennesimo ribaltone in casa rosanero. L'esonero di Delio Rossi non va giù, sul banco degli imputati ci finisce, senza se e senza ma, Maurizio Zamparini: 'L'unico vero grande errore di Rossi - dicono i comici Ficarra e Picone - è stato quello di non schierare, sullo 0-6, l'ultimo grande rinforzo ottenuto dal presidente Zamparini, Michele Paolucci'. Un richiamo alla campagna acquisti di gennaio che non è stata certo faraonica.

Non è mai stato tenero con Zamparini l'attore Pino Caruso, oggi più che mai: 'Era da un po' di tempo che non avevamo un viceré - dice Caruso -, abbiamo provveduto. La causa sta nel manico, Zamparini ha aperto un market e la passione non può nascere nei calciatori se questi si sentono di passaggio, la squadra per loro non è un punto di arrivo. Giusto guadagnarci ma deve rispettare i tifosi e il club. Rossi non poteva far miracoli, chi cambia sempre vuol dire che sbaglia sempre, scaricare non serve'.

L'esonero di Rossi fa crollare la passione per il calcio dell'attore Ernesto Maria Ponte: 'Nella vita ho sempre tifato Palermo, ora dico basta. Lascio, sono entrato nell'apatia, non mi va più di andare allo stadio. Preferisco veder lottare il Palermo per non retrocedere che non questo market'. La delusione è tanta: 'Affidarsi ai colonizzatori, dai Savoia a Zamparini - dice lo scrittore Roberto Alajmo - alla lunga non paga e tirando le somme chi ci rimane fregata è la città'.

Per il comico Sasà Salvaggio il problema è la mancanza di seconde linee adeguate: 'Da un mese il Palermo aveva esaurito la benzina. Fin quando stavano bene i vari Migliaccio, Miccoli, Nocerino, Cassani, Balzaretti, Pinilla e Pastore andava tutto alla grande, nel momento in cui hanno esaurito il carburante il Palermo è crollato, l'esonero è stato un errore clamoroso'. 

(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)