Thiago Motta e Fonseca: così vicini e così lontani, ecco cosa salva per ora l'allenatore della Juventus
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MOTTA E FONSECA, LA DIFFERENZA - Motta e Fonseca sono invece molto lontani per quanto riguarda altri due fondamentali elementi. Prima di tutto il numero di sconfitte: l'ormai ex allenatore del Milan ne ha rimediate ben 6 (4 in campionato, 2 in Champions), mentre Motta solo una (in Champions con lo Stoccarda). E quindi, nonostante situazioni di classifica del tutto simili, il 'percepito' del lavoro di Motta rispetto a quello di Fonseca assume contorni del tutto diversi. Nonostante i tanti (troppi) pareggi, alcuni dei quali simili a delle 'sconfitte', vuoi per il valore dell'avversario (Lecce, Venezia), vuoi per come sono maturati (Fiorentina), l'allenatore della Juventus può comunque vantare ancora una sorta di salvacondotto derivante dal fatto che non perde praticamente mai, a differenza del collega portoghese.
In secondo luogo, a fare la vera differenza e a determinare il presente dei due allenatori c'è il comportamento dei rispettivi club: là dove Motta gode del sostegno incondizionato da parte del Football director Cristiano Giuntoli e della proprietà, Fonseca è stato invece presto abbandonato e lasciato solo e allo sbaraglio da parte della dirigenza e della proprietà del Milan. Una diversità di comportamento figlia anche della scelta iniziale: se Motta è stato la prima scelta di Giuntoli ed è stato fortemente voluto, Fonseca è stato fin dall'inizio un ripiego, dopo la rivolta della piazza rispetto all'ipotesi Lopetegui, che pure non era una primissima scelta.
MA THIAGO STIA ATTENTO... - In conclusione, se Fonseca 'muore' da solo, sportivamente parlando, Motta vive ancora grazie all'appoggio del club, che ritiene fino a questo momento espletato il mandato conferitogli, vale a dire quello di lottare per l'obiettivo minino del quarto posto, valevole per la qualificazione alla prossima Champions League. Motta però stia attento, perché dopo un calendario agevole e malamente sfruttato a dicembre, a gennaio avrà un percorso infernale da affrontare: Milan (Supercoppa), eventuale finale di Supercoppa, Torino, Atalanta, ancora Milan (campionato), Bruges, Napoli e Benfica. E se è vero che dopo i tanti pareggi la Juventus potrebbe ricominciare a vincere, nulla esclude che, invece, potrebbe pure iniziare a perdere qualche match. La fiducia della Juventus in Thiago Motta è totale, e in qualsiasi modo dovesse proseguire la stagione il tecnico italo-brasiliano fino a luglio arriverà. Poi però, come abbiamo già avuto modo di scrivere, e come è sempre avvenuto per tutti nella storia del club bianconero, anche il suo lavoro sarà valutato alla luce dei risultati.
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