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    Theo Hernandez: 'Al Milan a lungo, credo ancora allo scudetto! Ibra mi fa le ramanzine, che pesanti i fantallenatori...'

    Theo Hernandez: 'Al Milan a lungo, credo ancora allo scudetto! Ibra mi fa le ramanzine, che pesanti i fantallenatori...'

    A tutto Theo Hernandez. In un'intervista con AS, il terzino francese del Milan si racconta, partendo dall'incontro con Maldini a Ibiza nell'estate del 2019: "Mi ha chiamato perché voleva vedermi, mi ha sorpreso ed è stata una riunione molto bella. Mi disse che ho talento, che potevo arrivare ad essere un grande giocatore. Abbiamo parlato della mia situazione nel Real Madrid, dei miei anni all’Alaves e alla Real Sociedad. Lo abbiamo fatto come se fossimo due amici". 

    SUL FUTURO - "È che qui sono molto felice. Dal primo momento in cui sono arrivato, sia la squadra che i tifosi e tutto il club, mi hanno accolto alla grande. Quando è così, quando in una squadra stai così bene, semplicemente, non vuoi andartene. Voglio restare ancora a lungo. Milano è bellissima. Si mangia bene, si può fare shopping, la gente è gentile… Ci sto benissimo".  

    SULLA SERIE A - "La differenza con la Liga si nota. Qui si gioca meno, è tutto più fisico e tattico, ma mi sono adattato bene". 

    SUI MIGLIORAMENTI - "Sì, sono migliorato tanto, ma lo ha reso possibile avere la fiducia di Pioli. Senza, è impossibile dimostrare se vali qualcosa, se hai talento. E devo crescere ancora parecchio". 

    SUL FANTACALCIO - "Quando sono arrivato non sapevo cosa fosse, ora l’ho imparato e i miei 'allenatori' sono molto, molto pesanti. Mi rimproverano su social, ma dimenticano che sono un terzino, non posso segnare in tutte le partite!".

    SU IBRAHIMOVIC - "Da quando è arrivato ci ha dato un plus, senza dubbio. È vero che la sua presenza un po’ mette soggezione, ma alla fine nel quotidiano ci aiuta tantissimo, è un compagno in più. Qualche volta ci mette sull'attenti, ma serve anche questo. Il rapporto con lui? Buonissimo. A volte mi tocca anche qualche ramanzina, ma è normale. Vuole sempre che dia il meglio di me: ci mette in riga, Zlatan è Zlatan. Con lui ci sono scherzi, risate, ma il suo lato da “Dio” impone rispetto e, in fondo, è quello che lo rende speciale". 

    SULLO SCUDETTO - "Se credo alla rimonta? Certo, manca ancora tanto. L’Inter si è un po’ allontanata, ma lotteremo fino all’ultima giornata, può ancora perdere o pareggiare. I campionati, spesso, regalano sorprese. Poi, ovviamente, ho l’obiettivo di giocare la Champions con questa maglia. Sarebbe bellissimo anche perchè il Milan non la gioca da tanto tempo". 

    SU RONALDO - "Se il Real ha sbagliato a cederlo? Credo di sì. Cristiano è un giocatore enorme e da quando è andato via, il Real non è più stato lo stesso. Futuro? Non ne ho la più pallida idea (ride, ndr)". 

    SUL MANCATO SPAZIO AL REAL CON HAKIMI - "Non saprei dirlo, sono decisioni del club e dell’allenatore, ma la cosa migliore, per entrambi, era andarsene. Se un calciatore non gioca, non può dimostrare niente. E ora lo stiamo facendo."

    SULLA NAZIONALE - "Non lo so, io la aspetto. Il mio cellulare ha sempre batteria e rete al massimo, nel caso arrivasse (ride, ndr). Continuerò a dare tutto ogni giorno per riuscirci, è un mio obiettivo giocare nella Francia al fianco di mio fratello".

    SUI SOGNI - "Essere il migliore al mondo nella mia posizione e trionfare nel Milan. È un posto che mi ha reso molto felice".

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