Tensione Cesena:| Mutu beccato, Comotto out
Un tranquillo venerdì di tensione. Se l’allenamento di ieri del Cesena fosse stato un film, questo sarebbe stato certamente il suo titolo. Ma, sinceramente, come film non sarebbe neanche stato un granché: trama piatta e senza squilli, coronata da un finale nervoso ma per nulla avvincente. Il timore è che, continuando su questa strada, anche il campionato bianconero possa finire, trascinandosi fino a maggio, senza emozioni.
Alta tensione. La tensione che regna nello spogliatoio a causa della situazione di classifica emerge tutta nel finale. Ci sarebbe bisogno di giocatori pieni di cattiveria agonistica, invece per ora ci sono giocatori con i nervi a fior di pelle. Tipo Adrian Mutu e Gianluca Comotto.
Show di Comotto. Si torna a giocare ma poco più tardi, in seguito a un normale contrasto di gioco con un baby della Primavera, Gianluca Comotto perde completamente le staffe e inizia a urlare in faccia, con fare poco educato, all’incredulo ragazzino, costringendo giustamente il tecnico Arrigoni a cacciarlo dall’allenamento. Sfida Marin-tifosi. Mentre Comotto esce, 4 o 5 tifosi lo prendono di mira, invitandolo ad andare a lavorare. Frasi che il diesse Maurizio Marin, seduto in panchina, non digerisce al punto di ingaggiare un acceso confronto verbale con i supporter più agitati.
L’allenamento. Per quanto riguarda il calcio giocato, Arrigoni ha fatto svolgere ai suoi meno di un’ora di partitella a campo ridotto. Oltre ai nazionali Von Bergen, Bogdani e Livaja, non hanno preso parte al test Martinez (ha lavorato solo in palestra), Malonga (impegnato in un lavoro differenziato con il pallone) e Ghezzal (ancora in Algeria nonostante l’infortunio). In evidenza capitan Colucci e soprattutto Martinho, che sarà in campo a Bologna solo se supererà uno speciale esame neurologico al quale si sottoporrà tra lunedì e martedì a Verona. Nessun segnale di risveglio, invece, da Candreva ed Eder, involuti in modo spaventoso. Oggi doppia seduta a Villa Silvia.