
Ten Hag complica i piani anche alla Juventus: riavvicinamento con Sancho, cosa succede sul mercato
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LA ROTTURA - Da tempo tra ten Hag e Sancho non regna un clima idilliaco. Il giocatore, rientrato al Manchester United dopo il prestito al Borussia Dortmund, aveva lasciato i Red Devils anche in ragione delle divergenze con l'allenatore, mai completamente in sintonia con lui tanto da essere arrivato lo scorso anno a metterlo fuori rosa. Mancanza di impegno in allenamento, atteggiamenti sbagliati e mugugni vari: sono questi i motivi portati avanti da ten Hag nella scorsa stagione, a cui Sancho aveva risposto con una dura replica in cui smentiva questa visione della realtà, parlando di sé come "capro espiatorio" per le tensioni dello spogliatoio.
RIAVVICINAMENTO - Ora, ufficialmente tornato a vestire i colori dello United dopo la fine del prestito di 6 mesi al Borussia, Sancho si trova con un contratto di altri due anni che lo lega alla piazza inglese fino a giugno 2026. Cessione o reintegro in squadra? Gli ultimi sviluppi parlano di una scelta, tanto inaspettata quanto decisa, da parte di ten Hag che va nella direzione dell'appianamento delle divergenze. Come riportato da Fabrizio Romano, in settimana c'è stato un faccia a faccia tra i due che ha portato a ristabilire l'equilibrio con l'obiettivo di proseguire assieme in vista della prossima stagione. Lavori di diplomazia, compromessi che potranno anche risultare effimeri a lungo andare, ma che ad oggi si sono tradotti nel ritorno di Sancho nella seduta odierna di allenamento dei Red Devils. Si tratta della prima volta che il giocatore si allena con la squadra dopo 10 mesi. Segnali di distensione: l'inglese sarà anche a disposizione in vista delle amichevoli estive.
JUVE, COSA SUCCEDE? - In tutto questo intrigo a farne le spese può essere la Juventus, che da tempo ha messo gli occhi su Sancho e già nella scorsa finestra di mercato invernale si era fatta avanti per il giocatore, poi convinto dal Dortmund a fare ritorno in Germania. La Juve ci ripensa e anche in questo mercato guarda verso Manchester, con l'obiettivo di convincere il club proprietario del cartellino ad aprire alla formula del prestito oneroso con diritto di riscatto. Un'apertura che ad oggi non è ancora arrivata, anche in ragione dell'alto ingaggio percepito da Sancho (circa 10 milioni netti), che costringerebbe la Juve a chiedere un contributo dello United sul lato stipendio. A questa situazione già intricata, si aggiunge il recente riavvicinamento con ten Hag, a complicare ulteriormente l'affare.
Dopo lo "sgambetto" al Milan frutto del suo ruolo centrale nell'affare Zirkzee, il tecnico olandese complica anche i piani della Juventus, che se vorrà un rinforzo sull'esterno in caso di addio di Chiesa, dovrà considerare l'idea di un piano B.