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Tatami, Ippon, Waza-Ari: le parole chiave del Judo alle Olimpiadi
Come si vince nel judo - L’obiettivo di un combattimento è quello di proiettare, tramite le tecniche, l’avversario con la schiena a terra per ottenere il massimo del punteggio, la vittoria immediata ippon, o immobilizzando l’avversario con la schiena a terra per 20 secondi. Nel combattimento esiste inoltre il mezzo punto wazari, che si ottiene proiettando l’avversario sul fianco; al termine dell’incontro il judoka che mantiene il vantaggio di wazari vince. Nel caso in cui entrambi i judoka al termine dell’incontro totalizzano lo stesso punteggio (wazari per entrambi) il combattimento si prolunga finché uno dei due non ottiene l’ippon.
Tatami – Il tatami è un tradizionale pavimento di origine giapponese formato da moduli rettangolari affiancati realizzati in paglia di riso intrecciata e pressata. È la zona dove si pratica il judo, dove si combatte.
Ippon – Significa “un punto” e permette di vincere un incontro. Un ippon è assegnato se si effettua una delle seguenti azioni: una proiezione che fa atterrare l'avversario ampiamente sul dorso, in modo controllato con velocità e forza. Un'immobilizzazione dell'avversario a terra di durata sufficiente (venti secondi). Oppure ottenere la resa dell'avversario (per motivi medici o più spesso per un soffocamento o uno strangolamento o una leva articolare al gomito).
Waza-Ari - Un waza-ari è assegnato se si effettua o una proiezione che manca di una delle quattro caratteristiche necessarie all'ippon (caduta ampiamente sul dorso, controllo, tecnica o velocità) oppure un'immobilizzazione dell'avversario a terra di almeno quindici secondi ma inferiore a venti.
Shido - Durante un incontro uno dei due atleti può essere sanzionato (Shido, appunot): ciò avviene quando uno dei due è passivo, non attacca, rifiuta le prese, effettua tecniche senza il controllo dei movimenti o esce dall’area di combattimento.
Hansokumake - Si possono tollerare un massimo di due shido poiché il terzo equivale alla sconfitta, chiamata appunto hansokumake.