Taranto, Stendardo: 'Aggressione con coltelli, spranghe e bombe. Una cosa mai vista'
Appena qualche giorno fa i giocatori del Taranto sono stati aggrediti da un gruppo di ultras. Mariano Stendardo, vittima del brutale agguato, ha raccontato l'accaduto a tuttolegapro.com: "Ciò che è accaduto rappresenta un gesto vile e vergognoso che non ha leso soltanto i diritti di noi calciatori ma ha mortificato e annientato i valori dello sport. Essere stati aggrediti verbalmente e fisicamente, con calci e pugni da personaggi violenti armati di coltelli, spranghe e bombe mi ha davvero spaventato e ha turbato profondamente il mio stato d'animo. Personalmente sono molto deluso per due ragioni: la prima è che siamo stati accusati di aver venduto una partita di calcio e questo è inaccettabile dopo aver dato sempre il massimo in campo con i miei compagni di squadra per il Taranto. La seconda è che nella vita e nel calcio mai mi era capitato di vivere una situazione del genere ossia quella di subire un'aggressione così violenta senza alcun tipo di tutela e sorveglianza, che non mi ha colpito soltanto fisicamente ma ha leso soprattutto la dignità, la morale e la lealtà di tutti noi calciatori. Lo farò per tutelare la mia persona e la mia famiglia e affinché sia fatta giustizia per me e per i miei compagni di squadra. Ho già contattato l'AIC che è intervenuta tempestivamente, ho apprezzato moltissimo la solidarietà del presidente Gravina".