Taranto, addio closing e Campbell: la nota dei giocatori, le penalizzazioni e le minacce, cosa sta succedendo
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LA NOTA – “I calciatori professionisti del Taranto Calcio, tramite l'Associazione Italiana Calciatori, manifestano la loro forte preoccupazione per la situazione della Società. Pur essendo coscienti che la stagione sportiva sarebbe stata complessa, è preoccupante notare come le difficoltà progressivamente siano aumentate rendendo impossibile anche la semplice pianificazione del lavoro quotidiano. Ciò ha causato molteplici cambi di staff tecnico e di dirigenti che ha svuotato lo spogliatoio e il team di figure professionali e di professionisti che avrebbero sicuramente dato il loro contributo alla causa dal punto di vista tecnico e organizzativo. Siamo ormai giunti ad un livello di approssimazione inaccettabile sia dal punto di vista lavorativo che dal punto di vista umano. A ottobre sembrava che, finalmente, ci dovesse essere un cambio di rotta, con l'avvento di APEX, nella quale avevamo riposto tutte le speranze relative all'immediato futuro, tanto che la squadra per evitare di compromettere il passaggio di quote ha evitato di procedere con le tutele lavoristiche del caso, pur in presenza di gravi inadempimenti nel pagamento delle nostre retribuzioni. Abbiamo concesso ulteriori due mesi di tempo alla società per poter migliorare lo stato delle cose continuando quotidianamente ad adempiere ai nostri obblighi contrattuali, rispettando modalità di organizzazione del lavoro alquanto discutibili. A oggi, la misura è colma, considerato che anche a distanza di 5 giorni dal termine dei controlli COVISOC relativi al pagamento delle retribuzioni di settembre e ottobre le stesse non ci sono state ancora corrisposte, né dall'attuale proprietà, né da quella dichiaratasi acquirente. Non solo, dunque, dovremo fare i conti con un ulteriore e pesante penalizzazione, ma anche con la gravissima lesione dei nostri più elementari diritti costituzionali di natura alimentare. A ciò si aggiunga che l'evidente assenza di un progetto tecnico denota come la Società non sia, allo stato, in grado di adottare alcuna idonea misura organizzativa, volta a garantire che la nostra prestazione di lavoro possa essere effettuata nel rispetto delle previsioni normative e contrattual-collettive. Pertanto, ogni membro della squadra in totale libertà deciderà se avvalersi, per il tramite dell'AIC, della possibilità di mettere in mora il Club nel rispetto delle disposizioni del vigente Accordo Collettivo categoriale. Inoltre, la squadra e con essa l'AIC intendono condannare fermamente ogni episodio di intimidazione e violenza ricevuto, come quello verificatosi negli ultimi giorni ed esprimono la loro vicinanza al mister Cazzaró e alla sua famiglia. Comprendiamo la delusione della tifoseria in seguito soprattutto agli ultimi risultati ottenuti, ma vogliamo rammentare che senza le penalizzazioni subite il Taranto sarebbe ancora in corsa per raggiungere gli obbiettivi minimi stagionali, per i quali ognuno di noi ha scelto di sposare integralmente la causa, che, nonostante tutto, continueremo a onorare al massimo delle nostre possibilità".
PORTE CHIUSE - La squadra staziona all'ultimo posto del suo girone con soli 3 punti frutto soprattutto dei già 9 punti di penalizzazione comminati ai pugliesi. Le difficoltà però continuano: la loro prossima partita - quella contro il Giugliano, in programma alle 17.30 di domenica 22 dicembre 2024 - si svolgerà infatti a porte chiuse allo stadio Erasmo Iacovone. La decisione è stata presa da Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto, in deroga alle condizioni di agibilità previste dall’articolo 80 del TULPS, per consentire lo svolgimento dell’incontro nonostante i lavori di rifunzionalizzazione in corso per i Giochi del Mediterraneo 2026. Proprio a partire dalla situazione dello stadio si erano innescate tutte le problematiche societarie. L’impianto è infatti attualmente interessato da lavori di demolizione, avviati il 27 novembre 2024, che prevedono la concomitanza delle attività di cantiere con lo svolgimento delle gare, come ricorda AntennaSud. Tuttavia, la Commissione provinciale di Vigilanza per i Pubblici Spettacoli, riunitasi il 4 dicembre, ha riscontrato l’impossibilità di garantire i requisiti di sicurezza per l’apertura parziale dello stadio. Per evitare che il Taranto Calcio subisca una sconfitta a tavolino o ulteriori penalità, è stato autorizzato lo svolgimento del match senza pubblico, con accesso limitato a un massimo di 70 persone per ciascuna società, inclusi arbitri, componenti della Procura Federale e ispettori della Lega.
DIMISSIONI - Nelle ultime ore anche l'allenatore del Taranto si è dimesso: Michele Cazzarò infatti ha lasciato la squadra jonica, insieme al secondo Murianni. La situazione del club è peggiorata, portando alle dimissioni dello staff tecnico e al comunicato dei giocatori, con il mancato closing che di fatti prolunga l'agonia del Taranto. Le quote di maggioranza della Taranto F.C. 1927 S.r.l. (di cui Massimo Giove è il presidente) sarebbero dovute passare nella mani della Apex Capital Global LLC (gruppo anglo-americano capeggiato da Mark Campbell). Gli acquirenti non hanno rispettato i propri obblighi contrattuali (emissione della nuova garanzia bancaria e stipula dell’atto definitivo di trasferimento delle quote entro il 13 Dicembre ed accollo di tutti i debiti della società, ivi compresi quelli relativa all’odierna scadenza federale, sin dalla sottoscrizione del contratto preliminare) così come avevano già fatto nel periodo precedente alla sottoscrizione del contratto preliminare. Saltata dunque - e stavolta definitivamente - la cessione della società da Giove a Campbell, il faccendiere inglese che si era presentato come il salvatore della patria ma che poi è sparito dalla circolazione. L'Apex Capital Global, la sua creatura,.era stata costituita con 150 euro in Delaware. Come sottolinea poi Corriere.it, il picco di questa faccenda grottesca lo si era raggiunto quando lo stesso Campbell aveva annunciato sul sito ufficiale del Taranto (di cui non era proprietario) la nomina di Marcel Vulpis a Chief Growth Officer. Un ulteriore beffa per i tifosi pugliesi che da mesi ormai vivono un incubo.