Taglialatela a CM: 'Sarri ha bisogno di tempo. Verrà il momento di Gabbiadini
Guantoni azzurri, così come il cuore, lasciato a Napoli anche quando le strade portarono improvvisamente a Firenze. La carriera di Pino Taglialatela si è formata sulle corde delle emozioni e dei ricordi, ancora intatti a distanza di anni. L’uomo ha fatto la differenza, il calciatore ha sublimato le innate doti tecniche dando forma a uno degli ultimi idoli della piazza partenopea e non solo. Oggi, dalla natia Ischia, osserva, tifa con passione e commenta, in esclusiva per Calciomercato.com, l’abbrivio di stagione di Sarri, certamente non esaltante.
In vista della gara con l’Empoli, già si respira aria da ultima spiaggia: sarà un match più delicato per Giampaolo (ancora a quota zero) o per il tecnico partenopeo?
“Entrambe le squadre vivono una situazione piuttosto delicata, nonostante il campionato sia praticamente agli inizi. Non è la classifica ad incidere quanto la necessità di proseguire con serenità il lavoro organizzato in estate. Una vittoria ti consente di lavorare con tranquillità e sappiamo quanto questo fattore possa fare la differenza a Napoli. Assisteremo ad una partita dominata dalla tensione, nessuna delle due squadre può permettersi ulteriori passi falsi”.Scalpita Gabbiadini, ad oggi “riserva” di lusso del nuovo Napoli: come ti spieghi la sua esclusione?
“Ho avuto tanti allenatori, ognuno ha il suo modo di giocare ma a mio avviso un giocatore come Manolo Gabbiadini dovrebbe scendere sempre in campo, senza se e senza ma. E’ un attaccante completo, mi piace moltissimo ed è destinato a esplodere ma deve accettare le decisioni del mister. Ha un potenziale enorme e prima o poi il suo valore verrà fuori”.Da ex portiere, come ha valuti la scelta del Napoli di cedere Sepe in prestito alla Fiorentina (ad oggi riserva di Tatarusanu) e di accogliere Gabriel, numero uno scuola Milan?
“Gigi avrà una buonissima opportunità, l’Europa League può essere un’ottima vetrina per mettersi in mostra ma non escludo che da qui al termine della stagione possa diventare il titolare dei pali anche in campionato. Francamente non ho compreso l’operazione Gabriel, le qualità del ragazzo in serie A sono tutte da verificare, a mio avviso un altro anno a Carpi gli avrebbe fatto bene. Nel Napoli raccoglierà le poche briciole che gli lascerà Reina. Per un ruolo di questo tipo bastava Rafael”.
Da Napoli a Firenze, con il muso lungo dei tifosi,delusi dall’ultima campagna acquisti: il ridimensionamento è realtà o è solo frutto della fantasia?
“Il progetto continua ad essere assolutamente interessante, la squadra mi piace e col Milan, in occasione della prima di campionato, ha espresso un ottimo calcio. Sousa è un tecnico preparato, penso che la Fiorentina possa mantenere quel livello di competitività acquisito nel corso degli ultimi 5-6 anni che gli ha consentito di restare stabilmente in zona Europa”.Consigli per Sarri e Sousa?
“Parliamo di due tecnici maniacali, Sarri viene dalla gavetta e adesso si sta giocando questa grande opportunità, gli va dato il tempo necessario. Lo stesso Sousa si è trovato a gestire la pesante eredità di Montella ma si sta disimpegnando abbastanza bene. Io credo nelle qualità di questi due allenatori, presto saranno osannati anche dai tifosi”.