Svolta in Premier: 20 partite in esclusiva su Amazon. In Italia...
Il colosso americano fondato nel 1994 da Jeff Bezos non è nuovo a investimenti nel mondo dello sport. Nel Regno Unito garantisce la visione delle partite dell’ATP World Tour (il circuito tennistico) e recentemente si è aggiudicata i diritti per gli Us Open, oltre ad Australian Open e Roland Garros visibili all’interno della piattaforma. Non solo produzioni tennistiche: 130 milioni sono stati sborsati per trasmettere in Europa, non in esclusiva, i match della Nfl, la lega di football americano. Tirando le somme, la torta dei diritti tv della massima lega inglese sarà cosi divisa: Sky continua a fare la parte del gigante, e trasmetterà 128 gare (pacchetto assegnato a febbraio scorso), Bt (colosso delle telecomunicazioni britannico) avrà in esclusiva 52 partite e come detto Amazon 20 (10 durante il Bank holiday, 10 in turni infrasettimanali).
La politica della Football Association è chiara: aumentare il raggio d’azione, creare concorrenza tra i possibili investitori per aumentare i ricavi. Un prodotto gestito alla perfezione negli ultimi anni, durante i quali l’appeal è cresciuto in modo esponenziale. In Serie A, dopo la revoca dell’assegnazione dei diritti agli spagnoli di Mediapro, c’è ancora incertezza sull’assegnazione dei diritti per il triennio 2018-2021. Difficile un inserimento immediato nel mercato di Amazon, ma per un futuro non così lontano si può ipotizzare che anche il nostro calcio venga apprezzato e ricercato da altri investitori. Creare concorrenza aumenterebbe gli introiti per le squadre e garantirebbe una crescita del movimento non indifferente. A volte prendere spunto dagli altri non è oltraggioso.