AFP/Getty Images
Malagò: 'Sui diritti tv non possiamo aspettare le decisioni dei tribunali, Mediapro deve fornire garanzie' VIDEO
DELIBERE IN CONTRASTO - Le due delibere sono palesemente in contrasto tra loro. Per me o date fiducia o scegliete di sciogliere contratto. Ci incontreremo di nuovo domani mattina alle 8. Durerà al massimo mezz'ora. Si dovrà riproporre delibera sulla base di un parere legale richiesto al professor Toffoletto. Alcune società hanno chiesto questo parere. Questa è l'attuale situazione.
LE CARICHE AMMINISTRATIVE - "Casasco è già un altro punto fermo. Poi è stata fatta l'elezione come da statuto e Marco Brunelli ha ottenuto la maggioranza qualificata che gli serviva. Il presidente Micciché e oò consiglio di amministrazione avrebbero proposto il nome di un amministratore delegato sulla base dei curriculum arrivati. Il discorso non faceva una piega, ma ci siamo fermati perché siamo andati lunghi sui diritti TV. Per questo sulla governance non abbiamo preso decisione. Domani nuova assemblea per l'ultimo tassello mancante della governance".
MILAN - "Milan? Non mi fate fare giudizi. Notizia la conosco ma non ho elementi per dare un mio giudizio personale".
ANCORA I DIRITTI TV - "Siamo al 22 maggio. Passi in avanti sono stati fatti dappertutto. Questo è un tema che il commissario della lega non avrebbe dovuto affrontare. Il bando l'aveva licenziato il precedente commissario con l'assemblea, ma si è riaperto. Il sottoscritto doveva venire qui per 2 cose: approvare lo statuto e la governance. Ci siamo imbattuti in questa nuova problematica ma siamo andati avanti con altri compiti. Sono qui solo per spirito di servizio. O si dà fiducia a Mediapro con nuove proposte fatte, oppure si deve fare la risoluzione, non esistono altre strade".
TEMPISTICHE - "La tempistica sui diritti TV? Sto stringendo in modo robusto per prendere una decisione. O da una parte o dall'altra. Non possiamo rimanere in attesa di risposte terze (antitrust, tribunali). Basta perdere tempo, si deve prenda una decisione. Alcune società tra l'altro in seconda votazione non hanno votato e sono uscite: è una cosa irrispettosa sia verso l'assemblea che verso il commissario".