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    Svilar, ecco perché ha detto no alla Serbia. E ora Lukaku lo sponsorizza per il Belgio

    Svilar, ecco perché ha detto no alla Serbia. E ora Lukaku lo sponsorizza per il Belgio

    La notizia più sorprendente è emersa di recente: dopo una conversazione con Romelu Lukaku, suo concittadino e compagno di squadra che ha elogiato le sue qualità, il commissario tecnico Domenico Tedesco ha telefonato a Svilar chiedendogli se fosse disponibile a rappresentare il Belgio, grazie alla legge sullo ius soli. La questione principale riguarda la nazionalità del giocatore: nato e cresciuto ad Anversa, Svilar ha già rappresentato le selezioni giovanili belghe, ma nel 2021 ha deciso di seguire il legame di sangue e ha debuttato con la Serbia in un’amichevole contro il Qatar.

    IL NO ALLA SERBIA -  Tuttavia, il ct serbo Stojkovic non lo ha più convocato. Solo recentemente, dopo aver valutato i progressi improvvisi del giocatore con la Roma, lo ha inserito nel gruppo dei possibili convocati per Euro 2024. A quel punto, nonostante la preferenza del padre Ratko per la Serbia, Svilar ha rifiutato l’invito. Ha quindi chiesto alla federazione belga il permesso, previsto dal regolamento FIFA, di cambiare nazionalità, prima di aver disputato una partita ufficiale. L’unico rischio che Svilar deve affrontare, che può essere evitato con la diplomazia, è l‘irrigidimento della federazione serba, che potrebbe chiedere alla FIFA di sospendere il giocatore per aver declinato una convocazione. Lo riporta il Corriere dello Sport.

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