Superlega, arriva il giorno della verità: domani la sentenza, i tre possibili scenari
COS'E’ SUCCESSO SINO A ORA - Il 19 aprile del 2021 la Superlega divenne ufficiale. Sei squadre inglesi, tre italiane e tre spagnole stipularono l'accordo per dare vita a una nuova competizione. Ma in cosa esattamente consisteva? In sostanza, era un campionato d'élite composto da venti squadre. Quindici di queste qualificate di diritto, cinque, invece, avrebbero dovuto ottenere il posto a rotazione in base ai meriti sportivi. Due gironi da dieci squadre e l'accesso diretto ai quarti di finale. Da quel momento, ne nacque una discussione: da una parte il nuovo format, dall'altra la Uefa e la FIFA. Una discussione che ha portato alla giornata di domani e ai vari ricorsi di questi – quasi – 1000 giorni. Ma ora, cosa potrà succedere domani?
COSA PUO’ SUCCEDERE - Sono tre le ipotesi sul banco. Punto 1: la conferma totale dello status quo (con la Corte di Giustizia UE che riconoscerebbe la legittimità della posizione dominante dell'Uefa nel calcio europeo). Punto 2: la totale distruzione dello stesso, con la UEFA di fatto costretta a chiudere (ipotesi, in realtà, improbabile). Punto 3: Ricorso accolto (in toto o in parte), con la Corte di Giustizia UE che si esprimerebbe contro il monopolio UEFA in Europa, togliendole alcuni poteri - come il ruolo di garante che può anche permettersi di punire i club per aver preso in considerazione ipotesi di tornei alternativi, oppure a livello commerciale - con la conseguente possibilità di nascita di nuove leghe e di creazione di modelli alternativi che possano coesistere con UEFA e FIFA, un po’ come avviene tra FIA e Formula 1.
AGGIORNAMENTI - E secondo quanto riportato da Mundo Deportivo, domani sarà deciso che la UEFA non avrà il monopolio sull’organizzazione delle competizione calcistiche. Ciò significa che la Superlega potrebbe essere legalmente creata. Queste le prime indiscrezioni sulla scelta della Corte UE.