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    Super Mihajlovic, missione compiuta: ha cambiato il campionato (non solo del Bologna)

    Super Mihajlovic, missione compiuta: ha cambiato il campionato (non solo del Bologna)

    • Mino Fuccillo
      Mino Fuccillo
    Mihaijlovic, il cambia campionato. Il campionato Sinisa l'ha cambiato, quello del Bologna e quello di tutti più o meno laggiù in classifica. Con Mihaijlovic alla guida il Bologna ha cominciato a vincere (con quella sull'Empoli ben cinque di fila in casa). E, vincendo e risalendo da dove era in classifica, il Bologna via via alzava la quota salvezza, il numero di punti in classifica che ci vuole quest'anno per non andare in B. E così ha obbligato chi poteva e chi ce la faceva a vincere a sua volta: le squadre di bassa classifica hanno cominciato a vincere e il Bologna di Sinisa è stato come un corridore che imprime uno strappo a tutto il gruppo. Uno del gruppo non ha tenuto proprio il passo, l'Empoli appunto.

    Mihaijlovic, il cambia campionato. E ora missione compiuta: Bologna resta in Serie A. Sinisa ha preso una squadra che giocava slegata, svogliata, soprattutto impotente. Ne ha fatto una squadra concreta e tosta, razionale e convinta. Missione compiuta, abbondantemente compiuta. Il suo Bologna ha vinto e pure convinto, la gente allo stadio bolognese era giustamente non solo contenta della salvezza, era ma anche orgogliosa dei rossoblù in campo. Eppure nella partita contro l'Empoli (gradevole e tosta) Mihaijlovic il cambia campionato ha rischiato di andare a sbattere (negli stessi minuti in cui Leclerc andava a muro con la sua Ferrari) contro Pajac il prestato (prestato all'Empoli da una squadra e campionato che nessuno ricorda).

    Pajac dell'Empoli dopo 17 minuti del primo tempo un po' crossa e un po' tira, la palla finisce dentro. Empoli in vantaggio. E Sinisa che rischia di essere vittima del suo successo: imponendo a tutti i concorrenti di bassa classifica il vincere, ha spronato anche l'Empoli a provarci. E l'Empoli ci ha provato, è andato in vantaggio. Ma ne risulterà sfiancato, letteralmente sfiancato. Regge più o meno il primo tempo, crolla dopo 6 minuti di secondo tempo, pareggia Soriano. Tutto il secondo tempo è un tranquillo assedio del Bologna all'Empoli. I gol del vantaggio e del 3-1 sono logica conseguenza di una disparità di fiato e idee. Firmano i gol Orsolini e Sansone. Bologna salvo e in gloria. Empoli come troppo spesso se non sempre: gioco piacevole, un tempo di fiato e salute e costituzione calcistica tanto esile da risultare cagionevole.

    In fondo si era visto tutto nei primi tre minuti della partita: Empoli avanti con qualche eleganza, Empoli dietro senza una vera idea di una vera difesa. Per il Bologna era solo questione di tempo per vincerla, bastava non perdere la calma, neanche sotto gol. Non fa piacere assistere di fatto alla retrocessione di una squadra, soprattutto di una squadra non così manifestamente inferiore alle altre come invece Chievo e Frosinone. Non fa piacere assistere di fatto al brutto esito che piove sulla testa di Andreazzoli, l'allenatore meno vip del lotto e che quindi più di altri merita solidarietà. Fa piacere assistere alla salvezza con lode raggiunta da una squadra e constatare con mano la professionalità manifesta di un allenatore che letteralmente cambia faccia a un campionato. Guardando Bologna-Empoli si assisteva ad entrambe le cose in contemporanea. Si verificavano entrambe, e non per caso.

    IL TABELLINO

    Bologna-Empoli 3-1 (primo tempo 0-1)
     
    Marcatori: 17’ p.t. Pajac (E), 6’ s.t. Soriano (B), 38’ s.t. Orsolini (B), 50’ s.t. Sansone (B).
     
    Assist: 6’ s.t. Sansone (B), 50’ s.t. Krejci (B).
     
    Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Danilo, Lyanco, Dijks; Dzemaili, Pulgar (34’ s.t. Poli); Soriano (46’ s.t. Krejci); Orsolini, Sansone; Palacio (27’ s.t. Santander). All. Mihajlovic.
     
    Empoli (3-5-2): Dragowski; Veseli, Rasmussen (41’ s.t. Mchedlidze), Nikolau; Di Lorenzo, Traorè, Bennacer, Krunic, Pajac (37’ s.t. Pasqual); Farias (22’ s.t. Acquah), Caputo. All. Andreazzoli.
     
    Arbitro: Valeri di Roma.
     
    Ammoniti: 7’ p.t. Pajac (E), 25’ p.t. Mbaye (B), 35’ p.t. Orsolini (B), 9’ s.t. Krunic (E), 33’ s.t. Soriano (B).

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