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Juve-Allegri: sarà rinnovo o rottura?
IL SUMMIT – Il giorno dell'incontro tra Agnelli (con Pavel Nedved e Fabio Paratici) e Allegri si avvicina sempre più. Forse prima del derby, al più tardi la prossima settimana, il momento è ormai giunto. Anche perché, al netto di dichiarazioni ufficiali, una fumata bianca ancora non c'è stata e tempo da perdere non ne rimane più tanto per programmare la prossima stagione, anzi non ce n'è più. La Juve, sfumato Zinedine Zidane e (nonostante nuovi contatti) preso atto di un Pep Guardiola per il momento irraggiungibile o quasi, la sua decisione l'ha presa: avanti con Allegri. Ma non cambia idea: non si comincia la stagione con un allenatore in scadenza, quello che oggi è Allegri. E allora nell'incontro verrà proposto anche il rinnovo, di almeno una stagione, con ritocco dell'ingaggio verso l'alto come sempre è stato finora. Tutto fatto dunque? Non proprio, perché in una fase di nervi scoperti e forse pure tesi, Allegri non ha ancora maturato la convinzione di prolungare il proprio contratto, la frase più ricorrente sul su futuro è sempre quella: “Resto alla Juventus, ho ancora un anno di contratto”. Che poi fa il paio con quel messaggio tra le linee di un paio di settimane fa: “La Juve non inizia mai la stagione con un tecnico in scadenza? Non si sa mai...”. Un dettaglio che dettaglio non è, il rinnovo verrà proposto e se fosse rifiutato causerebbe forse una frattura che potrebbe anche portare alla separazione. Siamo nel campo delle ipotesi, si intende, ma piuttosto concrete. Tanto che la la dirigenza bianconera non è rimasta con le mani in mano, anche dopo il doppio annuncio (di Agnelli e Allegri) dopo Juve-Ajax. C'è Antonio Conte, ad esempio, che prende tempo mentre porta avanti i discorsi sul proprio futuro, sotto la corte serrata di Milan e Inter, di Bayern Monaco e ora soprattutto Roma. Lui può aspettare ancora un po'. La Juve forse no.