Sullo agli studenti: 'Uno su ventimila ce la fa, siate voi'
La "scuola della vita" è un'espressione abusata, che solo per qualcuno può rivestire un significato autentico. In una scuola "normale" (un istituto tecnico superiore, segnatamente il "Volta" di Alessandria), ieri ha parlato chi può dire di aver frequentato quella scuola, superandola a pieni voti: Salvatore "Sasà" Sullo. L'occasione, un progetto di educazione sul fumo, e chi meglio di un uomo di sport, un atleta, che il male estremo - il tumore, in una forma leucemica - lo ha affrontato e vinto?
Il viceallenatore del Torino, che accompagna Ventura fin dai tempi di Bari (dopo essere stato da lui allenato al Messina), ha confidato di aver "imparato a convivere con le parole terrore, paura, morte", ma di aver alla fine puntato tutto su "speranza" e "voglia di vivere". Altre parole importanti, "problema" e "opportunità", due modi di guardare uno stesso avvenimento. "Su 20000 bambini che entrano nelle scuole calcio italiane, solo uno arriva in Serie A: bisogna voler sempre essere quell'uno che ce la fa".